"**Tofanari Sirio (scultore), Tofanari Silvana (figlia)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 1839
  • Data
  • 31 maggio 1909 - 30 gennaio 1963
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 141
  • Descrizione
  • lettere, cartoline illustrate, biglietti, buste da lettre, partecipazione matrimonio, fotografie
  • Contenuto
  • 1. Corrispondenza di Sirio Tofanari sia a Ugo che a Fernanda Ojetti, di questa si evidenziano alcune lettere:
     due prime lettere del tempo di guerra (1916), quando Sirio è arruolato nell'autoparco a Palmanova; lettere successive di ringraziamento dell'apprezzamento mostrato da Ojetti per le sue opere, con informazioni sui suoi lavori, invio di fotografie e dono di sculture. Molta corrispondenza del 1923: il 9 maggio scrive a Fernanda: "Grazie infinite per le sue cortesi premure, diversi amici suoi hanno già visitato la mia esposizione, fra i quali il Signor Albertini che mi onorò acquistando un gruppo. Il risultato della mostra è abbastanza soddisfacente le mie migliori sculture furono vendute il giorno stesso dell'inaugurazione; l'avvoltoio il leopardo e il gruppo dei tori vennero acquistati da un ricchissimo industriale, gli amatori d'arte, gli artisti, i critici, compreso il famigerato Carrà hanno sinceramente apprezzato i miei animali [...]"; il 14 maggio chiede a Ojetti " vuole avere la cortesia di far consegnare al latore della presente il cucciolo che mando a Parigi? [...] Lunedì mi recherò a Pisa per incontrare il Comm.re Colasanti, al quale dovrei consegnare le casse che si è proposto spedire per bagaglio. Prestissimo mi accingerò a rimodellare il Pegaso in proporzioni ridottissime", scultura che gli spedirà a giugno, quando lo informa :"A Roma ho fatto altre vendite. Proprio ieri venne a studio un ricco Signore Italiano che risiede a Boston. Si è entusiasmato delle mie bestie, che vide a Roma, mi vorrebbe laggiù e già mi ha fatto delle lusinghiere offerte, ma per ora non ho accettato, ci penserò su"; e a dicembre: "Se il sig. Pica vedrà le mie opere le ripeterà forse che io sono diseguale! ma come potrei adattare certi accostamenti di stile, che mi offre ad esempio un "Gufo" con quelli di uno chimpanzes che ha un carattere così diverso?"; e infine nella lettera dell'11 dicembre fa riferimento al suo lavoro per il ricordo ai caduti di Vinci, citando il Conte Giulio Masetta e il Mastelli; a febbraio del 1924 lo informa dell'invito ufficiale ricevuto da Venezia e manifesta "la mia profonda gratitudine"; a settembre del 1924 lo informa sul suo successo " insperato davvero" ottenuto di recente a Buenos Aires "[...] i più importanti quotidiani del S. America mi dedicano articoli di critica che mi lusingano assai"; e a novembre lo ringrazia per l'interessamento per la sua mostra alla Biennale di Roma; nella lettera datata 8 ottobre 1928 fa riferimento alla sua esposizione personale a Bruxelles da dove scrive a Fernanda il 1 dicembre citando Carlo Placci e il "suo compiacente interessamento" e aggiunge: "La Regina si trattenne per oltre un'ora osservò con viva attenzione bronzo per bronzo [...]"; e il 3 dicembre "Il mio successo è in pieno sviluppo. Il Ministro delle B. Arti Wauthier mi ha acquistato un'opera per il museo di Bruxelles. S. Maestà la Regina manderà stamani un suo incaricato per sceglierne un' altro"; nella lettera del 21 novembre 1930 scrive: "mi è caro mostrarle il risultato del mio ultimo lavoro. E' una tigre "grande al vero", che azzanna una gazzella in marmo Bardiglio Imperiale, l'ò inviata a Roma"; in quella del 6 marzo 1931 lo ringrazia : "So essersi particolarmente interessato per farmi acquistare la mia scultura per il museo Mussolini [...] Tra pochissimi giorni parto per Amsterdam. In questa settimana viene inaugurata una mostra d'arte decorativa Italiana sotto il patrocinio di S. E. il Ministro d'Italia all'Aja, Conte Carlo Sami. Tale mostra è indetta dal Consiglio Provinciale dell'Economia di Venezia e comprende un piccolo gruppo di scultura di animali in bronzo e argento cesellato"; nella lettera del 14 marzo 1931 Tofanari scrive: "Credo che la mia scultura sia stata esclusa per la Galleria Nazion. d'arte mod. di Roma e proposta invece per la Gall. Mussolini. Così mi riferì il Com.re Federzoni"; lettera del 22 gennaio 1935 su carta intestata della Galleria Vitelli a Genova dove: "Espongo qui con il pittore Mario Micheletti che vive tra Torino e Parigi uno che discorre poco ma che dipinge bene, vendiamo qualche cosa e speriamo molto"; nella lettera del 21 aprile del 1936 Tofanari scrive: "Con piacere le invio le fotografie del bronzo "Antilope morente" che vedrà meglio a Venezia" e in quella del 12 giugno scrive: "La segreteria della Biennale mi ha comunicato la proposta d'acquisto per la Galleria di Roma della mia "Antilope morente" (opera presente nelle collezioni della GNAM); cenni del suo trasferimento a Milano (lettera del 23 giugno 1937); lettere da Bruxelles del novembre 1938 sulla sua mostra e della visita alla Regina: "[...] ci pensa signora quale onore?"; cita più volte il marchese Durazzo; lettera da Milano del 21 ottobre 1942 con informazioni sulla sua mostra; lettere della fine del 1943 da Milano e Trieste con il racconto angoscioso della distruzione della sua casa: "Una bomba dirompente lanciata [...] sopra un'industria vicinissimo alla nostra abitazione frantumò l'immobili circostanti, un quadrato di circa 800 metri di lato, si svilupparono incendi nei rottami, era un'inferno ma grazie a Dio, la pelle è salva" "sono riuscito a salvare una collezione di bronzi che combinazione avevo spediti a Trieste tre giorni prima [...]; corrispondenza a Fernanda su questioni personali e familiari (come nella lettera del 30 luglio 1935), sulla richiesta di favori di vario genere, come la raccomandazione per un'assunzione presso S.E. Muzio, (lettera del 6 dicembre 1939) o riguardo la vendita di quadri; lettera datata Milano 11 febbraio 1957 con informazioni sulla sua mostra a Genova alla Galleria d'arte S. Andrea, su quella a Livorno (19 settembre, richiesta di appoggio presso Orio Vergani della Commissione giudicatrice per l'assegnazione di premi ad artisti invitati alla mostra d'arte a Cantù (Milano 23 settembre 1958)
     2. Lettere di Silvana Tofanari a Fernanda e Ugo Ojetti (12 giugno 1934 - 1 febbraio 1942): otto lettere, una busta da lettera. Per il contenuto si rimanda alla relativa scheda di sottofascicolo.
  • Sottounità
  • 1. Tofanari Sirio (127 doc, 31 maggio 1909 - 30 gennaio 1963)
     2. Tofanari Silvana, (13 doc, 12/06/1934 - 17/01/1941), Tofanari Sergio (doc 1)
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 73 ins. 3
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Si segnala un fogllietto autografo con cenni biografici.