"Albertini Linot (Giacosa Paola, moglie di Alberto), Albertini Pierina (moglie di Luigi), Albertini Elena (figlia di Piera e Luigi)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 36
  • Data
  • 29 agosto 1912 - 31 agosto 1959
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 93 , cc.: 186
  • Descrizione
  • lettere, cartoline, telegrammi, biglietti, buste, biglietti da visita, partecipazione di nozze, ritaglio stampa, copie dattiloscritte di lettere
  • Contenuto
  • 1. Lettere di Paola (Linot) Albertini Giacosa a Fernanda Ojetti (29 agosto 1912 - 31 agosto 1959): cinquanta lettere, dieci cartoline, quattro biglietti, tre telegrammi, due biglietti, due biglietti da visita, due biglietti d'auguri, una busta da lettera, una cartolina postale. Il tono delle lettere è amicale, la prima parte dei documenti tratta di argomenti familiari.
    In una lettera (datata 10 giugno 1914) racconta, a seguito di una richiesta di informazioni da parte di Fernanda, su Camillo Boito, di aver incontrato Arrigo Boito molto preoccupato per lo stato di salute del fratello. In una lettera (datata 4 agosto 1914) si dice preoccupata per la guerra, sperando che non venga coinvolta anche l'Italia, che, in quell'eventualità, dovrebbe combattere "contro quei p… Austro tedeschi", aggiunge inoltre: "uno di questi giorni l'imperatore di Germania manderà un ultimatum anche al sole perché non illumini che i suoi paesi". In diverse lettere fa riferimento all'interesse verso la politica tanto da non poter "parlare e pensare ad altro" (lettera datata 24 settembre 1914). In una lettera (datata 23 marzo 1917) scrive del ritorno a casa del marito, Alberto, e delle ansie del prossimo allontanamento di lui a causa della guerra, del suo "ospedale" che la tiene occupata.
     L'ultimo gruppo di lettere ha per argomento le questioni relative all'allontanamento di Albertini dal "Corriere della Sera" in seguito all'inasprimento della dittatura fascista. In una lettera (datata 29 novembre 1925) Paola fa riferimento ai "turbamenti" e alle "divisioni dolorose", delle quali non sono colpevoli i loro mariti, ma il fatto che la politica è "diventata cosa da selvaggi". Spiega a Fernanda quanto doloroso sia stato per lei e i suoi familiari doversi allontanare dal proprio giornale, essere offesi e "attaccati nell'onore" trattati da "traditori" solo per "aver difeso coraggiosamente le loro idee". In una lettera (datata 30 marzo, e a matita 1926) Paola acconsente ad incontrare Fernanda a patto di non parlare di politica o di giornalismo, mentre in una (datata 31 marzo) riflette sulla necessità di vedersi in tempi più sereni, e rivolgendosi a Fernanda spiega il suo punto di vista: "Vedi cara Nanda, anche in questa lettera tu parli come se tu rappresentassi la libertà e io la censura, e non pensi che noi (dico noi, intendendo anche i nostri uomini che sono con noi una cosa sola) siamo al punto in cui siamo proprio per aver difeso la libertà e combattuto la censura. Parli di dissensi politici, e non pensi che se i dissensi politici fossero in Italia quello che sono in tutti i paesi civili, le cose starebbero molto diversamente. E' proprio per aver inteso così la politica, proprio per averla voluta così, che siamo stati messi fuori dal giornale e fatti segno a ogni sorta di vituperi, di minacce, di persecuzioni, di tradimenti. Pensa a tutto questo, cerca di renderti conto dei nostri sentimenti e capirai che qui non si tratta dei soliti divari di opinioni, facilmente superabili tra amici. La questione è un'altra: ci sono oppressori ed oppressi, e noi dopo aver patito quel che abbiamo patito, troviamo difficile considerare come una pura accademia la discussione con chi bene o male, in misura maggiore o minore, simpatizza coi nostri sopraffattori".
     Quindici lettere e un biglietto sono bordati di nero, a lutto; due scritte su carta con impresso un simbolo con scritto "Per i Militari in Guerra". La maggior parte delle cartoline hanno per soggetto vedute di paesaggi.
     2. Lettere di Piera Albertini a Fernanda Ojetti (25 settembre 1919 - 26 dicembre 1956): sei lettere, due biglietti e tre cartoline.
     L'argomento delle lettere è familiare. Una lettera è scritta su carta con impresso un simbolo con scritto "Per i Militari in Guerra"; una lettera è bordata di nero a lutto, una su carta intestata "Hotel Meurice. Rue de Rivoli Paris". Le cartoline hanno per soggetto due vedute e un dipinto.
     3. Due lettere di Elena Albertini a Fernanda Ojetti riguardanti il suo matrimonio ((9 gennaio 1926).
     4. Copia dattiloscritta di lettera di Ojetti a Paola (Linot) Albertini Giacosa, datata 9 novembre 1921 con i ringraziamenti "per le lodi a Tantalo"; copia dattiloscritta di lettera di Fernanda Ojetti sempre a Linot, datata 28 novembre 1925 in riferimento all'allontanamento degli Albertini dal "Corriere".
  • Sottounità
  • 1. Albertini Linot (doc 74; cc 157)
     2. Albertini Pierina (doc 12; cc 17)
     3. Albertini Elena (doc 2; cc 6)
     4. Fernanda e Ugo Ojetti a Linot (doc 3; cc 4)
     5. Documentazione varia (doc 2; cc 2)
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 3
    • Collocazione deposito fondi storici
  • Immagini