Sezione: Carla Lonzi
  • Data
  • 1942 - [1982]
  • Descrizione fisica
  • docc. 3942, cm lineari 23, album 3
  • Soggetto produttore
  • Lonzi Carla
  • Storia istituzionale
  • «Nacque a Firenze il 6 marzo 1931 da Agostino, artigiano, e Giulia Matteini, diplomata maestra, entrambi orfani. Era la prima figlia, accolta come "la creatura più attesa" (Lonzi, 1978, p. 18). Alla nascita di Lidia, seguita in pochi anni da Marta, Vittorio e Alfredo, Carla soffrì immensamente della perdita del privilegio di prima e unica figlia. Reagì con una precoce ricerca di autonomia, scegliendo, a soli nove anni, il distacco dalla famiglia, andando a studiare al collegio di Badia di Rivoli, dove rimase fino al 1943. Fu un'esperienza formativa che rimase un riferimento significativo per tutta la vita. Nelle vite di sante, in particolare quelle di Thérèse Martin e Teresa d'Avila, avrebbe trovato rispecchiata quella esperienza. Nell'autunno del 1943 per decisione del padre lasciò il collegio, ma il ritorno a casa fu drammatico dal momento che non si accordava con l'autonomia a cui si era abituata. [...] Conclusi gli studi al liceo Michelangelo, nel 1950 si iscrisse alla facoltà di lettere. Nell'autunno 1952, a causa del riacuirsi del conflitto con la sorella Lidia, si trasferì a Parigi, ma un'infiammazione polmonare la costrinse ad anticipare il ritorno a Firenze. Alle lezioni di Roberto Longhi conobbe Marisa Volpi, con la quale stabilì un rapporto intellettuale e umano, segnato dal fervore di fare e pensare insieme. Nel 1955 pubblicarono su Paragone un articolo su Ben Shahn (n. 69, pp. 38-61). È il primo scritto di Carla Lonzi sull'arte. Nel 1956 discusse la tesi I rapporti tra la scena e le arti figurative dalla fine dell'Ottocento. Un lavoro, molto apprezzato da Longhi, edito postumo da Olschki (Firenze 1996), avendo Lonzi rifiutato l'offerta di pubblicarlo e dare così inizio alla professione accademica. Preferì tornare a Roma, dove aveva soggiornato per la ricerca sulla tesi. Qui incontrò Mario Lena, chimico industriale, impegnato nel sindacato e nel Partito comunista (PCI). Dopo una breve convivenza nella capitale, si trasferirono in Toscana, e il 28 novembre 1958 si sposarono a Carrara. Carla era in attesa del figlio Battista che nacque a Viareggio l'8 giugno 1959. Furono anni di grande isolamento, segnati da inquietudini e preoccupazioni economiche e professionali. Trovò sostegno nella scrittura, come le era già accaduto da bambina. Dal 1958 al 1963 dedicò la maggior parte del suo tempo a scrivere poesie. Per Lonzi la scrittura fu sempre scavo nel vissuto e nell'animo, volto a cogliere 'l'autenticità' dell'io'. [...] Nell'autunno del 1959 si trasferì a Milano, che divenne la sua città elettiva. Ma è a Torino, presso la galleria Notizie che allestì la prima mostra: La Gibigianna di Pinot Gallizio, nel giugno 1960. Da allora la professione di critica iniziò a rafforzarsi, mentre il matrimonio con Lena si deteriorava. A determinarne la conclusione fu l'incontro con Pietro Consagra nella primavera 1961. Il loro rapporto, destinato a durare, nonostante crisi e conflitti, fino alla morte di Lonzi, si consolidò nel 1964. Tra il 1962 e il 1967 Lonzi curò mostre dei più importanti artisti italiani e stranieri, principalmente alla galleria Notizie, ma anche a Milano, Firenze, Venezia. Tra le più significative la presentazione di Carla Accardi, alla XXXII Biennale di Venezia; le mostre di Jannis Kounellis e di Consagra, rispettivamente nel maggio e nel giugno 1967, alla galleria Ariete di Milano. Lonzi era una firma abituale di L'Approdo letterario, periodico della RAI, e di Marcatré, sulla quale pubblicava i Discorsi, dialoghi con artisti. Sempre in questi anni scrisse la monografia di Henri Rousseau (n. 148), e di George Seurat (n. 178), nella collana "Maestri del colore", dei fratelli Fabbri editori. Nel dicembre 1967 andò a vivere per sei mesi a Minneapolis con Consagra. Il soggiorno negli Stati Uniti fu dedicato al montaggio dei colloqui con 13 dei maggiori artisti attivi in Italia: Carla Accardi, Getulio Alviani, Enrico Castellani, Consagra, Luciano Fabro, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Mario Nigro, Giulio Paolini, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, Giulio Turcato, Cy Twombly. Prima di rientrare in Italia Lonzi fu operata a Boston per un tumore alla tiroide. Autoritratto fu pubblicato da Di Donato nell'autunno 1969. È il testo più importante di Lonzi critica, uno dei più belli ed originali sull'arte degli anni Sessanta. L'uso del registratore, all'epoca una assoluta novità, le consentì di restituire la voce autentica dell'artista, senza il filtro linguistico del critico. L'attenzione alla soggettività femminile connota con forza il dialogo tra Lonzi e Accardi nel libro. Dell'arte le interessava non l'opera, il prodotto, ma il manifestarsi dell'autenticità dell'artista. È questo il filo comune al suo lavoro di critica, alla scrittura poetica, al femminismo. Con la presa di coscienza femminista, Lonzi maturò la convinzione che tra autenticità e creatività vi fosse una distinzione. L'affermazione della creatività di alcuni, tramite un sistema culturale, produce, secondo Lonzi, proiezione e passivizzazione in chi ne fruisce come spettatore, spettatrice. Per questo mettere in discussione il ruolo del critico è il passaggio necessario per sottrarre l'arte al 'mito culturale' nel quale è imbrigliata, e per permettere alla creatività di ognuno/a di entrare in rapporto con il nucleo di autenticità che vi è nell'esperienza artistica. Anche se l'ultimo articolo, La critica è potere, è del dicembre 1970 (in NAC. Notiziario d'arte contemporanea, n. 3, pp. 5-6), con Autoritratto Lonzi di fatto concluse la sua attività di critica, con un giudizio radicale: "L'atto critico completo e verificabile è quello che fa parte della creazione artistica" (Lonzi, 1969, p. 3); per questo è necessario negare il ruolo del critico, in quanto potere ed ideologia sull'arte e sugli artisti. [...] Nello stesso periodo Lonzi diede forma ad una nuova, intensa, esperienza. Nella primavera del 1970 si incontrò a Roma, per più giorni, con Accardi ed Elvira Banotti, per condividere l'emozione suscitata dall'insorgere del femminismo nel mondo. Ne scaturì il Manifesto di Rivolta femminile, pubblicato a luglio, che sanciva la nascita dei primi gruppi femministi italiani. Lo scrisse Lonzi, e nello stesso anno scrisse Sputiamo su Hegel, un invito a prendere congedo dalla cultura patriarcale, rivolto innanzitutto alle donne, femministe e militanti politiche, che davano più credito alle teorie e alle forme di lotta degli uomini che non all'esperienza e alla storia del proprio sesso. Per Lonzi il congedo fu una scelta di vita radicale. Interruppe la professione e rifiutò ogni altra forma di attività e di vita pubblica, per dedicarsi interamente ai gruppi di Rivolta femminile, nati in molte città, alla scrittura e alla cura della collana 'Scritti di Rivolta femminile'. [...] L'invenzione della pratica dell'autocoscienza, centrata sui rapporti tra donne, sulla presa di parola a partire dal vissuto, sulla costruzione di autonomia, nel privato e nel pubblico è il contributo essenziale di Lonzi e Rivolta femminile al femminismo contemporaneo. [...] Nel luglio 1971 Lonzi scrisse un secondo testo, firmato dal gruppo, Sessualità femminile e aborto [...]. In La donna clitoridea e la donna vaginale (Lonzi, 1974, pp. 77-140), a cui stava lavorando quell'estate, Lonzi elaborò, a partire dal suo vissuto, una lettura originale della sessualità femminile, quella del piacere clitorideo. [...] Dal gennaio al giugno 1973 lasciò il gruppo, nel quale si sentiva troppo investita di un ruolo. Con l'acquisto di Turicchi, un podere nel Chianti, Carla trovò un luogo che sentì 'casa propria', dove trovare anche la "dimora per sempre" (Lonzi, 1978, p. 439). Nel maggio del 1974 uscì, nella collana 'libretti verdi', la ristampa dei suoi scritti, inclusi i testi firmati da Rivolta femminile (Sputiamo su Hegel. La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti). L'anno dopo il libro fu tradotto in Argentina (Escupamos sobre Hegel) e in Germania (Die lust Frau zu sein). Nel giugno 1976 Michèle Causse dell'Editions des femmes chiese un'intervista a Carla Lonzi sull'esperienza di Rivolta femminile, mostrando come essa fosse considerata un punto di riferimento, non solo in Italia, soprattutto in ragione degli scritti di Lonzi. Nel 1981 uscì l'edizione spagnola di Escupamos sobre Hegel presso Anagrama (Barcellona 1981). [...] Tra il 1977 e 1979 pubblicò oltre a testi individuali, due volumi di scritti collettivi, È già politica e La presenza dell'uomo nel femminismo; nel 1980 inaugurò la nuova collana "Prototipi" con Vai pure, dialogo tra Lonzi e Consagra sul loro rapporto. Lonzi ne fu non solo autrice, ma anche curatrice editoriale. [...] Taci anzi parla. Diario di una femminista (Milano 1978) raccoglie in 1300 pagine le annotazioni di fatti, letture, pensieri, emozioni, dal 1972 al 1977, l'arco temporale in cui si svilupparono l'autocoscienza e l'esperienza di Rivolta femminile. [...] Quando uscì il diario il rapporto con Consagra attraversava una crisi profonda, che si acuì quando Consagra le propose di accettare la presenza di un'altra donna nella sua vita, disposta a prendersi cura di lui e del suo studio. Carla non oppose un rifiuto immediato, per affrontare la nuova situazione si affidò, come sempre, alla scrittura. Del diario che tenne in quel periodo si conosce solo il titolo, Gelosia. Nella sua situazione vide riproporsi una costante del rapporto uomo donna: l'impossibilità di andare a fondo, perché l'uomo trova appoggio in un'altra donna. Per comprenderla iniziò una ricerca storico-letteraria, trovando un antecedente nelle commedie di Molière. [...] Nel maggio del 1980 Carla e Pietro si incontrarono per chiarire la loro situazione di coppia. Carla registrò i colloqui, come faceva sempre per le persone a cui teneva. L'intesa si rivelò impossibile e Carla chiuse l'incontro con l'invito a Pietro: Vai pure. Ai primi di giugno partì per Parigi, per continuare la sua ricerca sulle preziose. Poi trascorse l'estate a Turicchi. "Per me era proprio una rottura desiderata [...]. Ero veramente felice» (Lonzi, 1981, pp. 18-19). A fine estate su proposta di Consagra il loro rapporto riprese. Per Lonzi tuttavia la separazione non era stata una parentesi, non solo aveva messo a nudo le ragioni, insolute, di un contrasto, ma l'aveva caricata di nuove energie, mettendo fine all'antagonismo con l'uomo. Per questo decise di pubblicare il dialogo, con il consenso di Consagra. [...] Poco dopo la pubblicazione del libro cominciarono forti dolori al viso. Non vi prestò molta attenzione, perché era immersa nel lavoro. Alla ricerca sulle preziose si era infatti aggiunta la richiesta di scrivere un testo per il catalogo della mostra Identité italienne, prevista al Centre Georges Pompidou di Parigi, a giugno. Lonzi esitò ad accettare, a tornare su un argomento che considerava per lei concluso. Decise di farlo, per il riconoscimento della qualità del suo lavoro di critica e per riprendere, al presente, la questione di fondo: il processo autentico tra sé e l'opera che connota la creatività. Nelle righe finali definì la sua presenza in quel mondo: "una futura coscienza e non una complice negli anni '60 faceva il suo ingresso come critica d'arte nel campo della creatività" (Lonzi, 1981, p. 31). Ne era uscita, avendo trovato nel femminismo l'espressione della sua creatività; poteva riprendere parola sull'arte, forte di questo. Per tutta l'estate la malattia non migliorò, ed in autunno accettò di sottoporsi ai controlli. Fu operata di cancro al Canton hospital di Zurigo il 15 dicembre 1981. Tornò a Milano nel febbraio, ma non si riprese. A giugno le sue condizioni peggiorarono e venne ricoverata alla clinica Capitanio di Milano. Morì il 2 agosto 1982. Il suo corpo è sepolto nel cimitero di Turicchi». Maria Luisa Boccia, Lonzi Carla in: Dizionario Biografico degli Italiani (2015), http://www.treccani.it/enciclopedia/carla-lonzi_(Dizionario-Biografico)
  • Contenuto
  • La documentazione testimonia la vita familiare, i rapporti amicali e professionali di Carla Lonzi, la sua formazione, la sua attività professionale come critica d'arte, ma anche come pubblicista ed infine il suo impegno per Rivolta femminile e il femminismo in generale.
  • Ordinamento e struttura
  • La sezione è composta da 4 serie con complessivamente 184 fascicoli.
  • Bibliografia
  • Bibliografia orientativa di Carla Lonzi in ordine cronologico decrescente: - Scritti sull'arte, prefazione di Laura Iamurri, a cura di Lara Conte, Laura Iamurri, Vanessa Martini, Milano, Et al., 2012 - Sputiamo su Hegel e altri scritti, postfazione di Maria Luisa Boccia, Milano, Et al., 2010 - Taci, anzi parla: diario di una femminista, vol. 1: 1972-1973 e vol. 2: 1974-1977, Milano, Et al., 2010 - La donna clitoridea e la donna vaginale, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1971, ora Derive e approdi, 2009 - Pino Pascali: fantasia della trasformazione, [testi a cura di Anna D'Elia, Claudia Lodolo, Carla Lonzi], [S.l., s.n.], 2011 (Poggibonsi (Si), Tap grafiche) - Rapporti tra la scena e le arti figurative dalla fine dell'800, a cura di Moreno Bucci, Firenze, L. S. Olschki, 1995 - Armande sono io, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1992 - Scacco ragionato: poesie dal '58 al '63, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, [1985] - Vai pure: dialogo con Pietro Consagra, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1980 - Taci, anzi parla: diario di una femminista, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, [1978] - La presenza dell'uomo nel femminismo, [Maria Grazia Chinese, Marta Lonzi, Anna Jaquinta, Carla Lonzi], Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1978 - Sputiamo su Hegel; La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1978 (Arezzo, Centrostampa) - Sputiamo su Hegel; La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti, 3. ed. completa, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1977 (stampa 1978) - Henri Rousseau, [testo di Carla Lonzi], Nuova ed., Milano, Fabbri, stampa 1978 (Milano, V. Scheiwiller, ©1968) - Georges Seurat, [testi di Carla Lonzi], Nuova ed., Milano, Fabbri, stampa 1978 - È già politica, con Maria Grazia Chinese, Marta Lonzi e Anna Jaquinta, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1977 - Sputiamo su Hegel; La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti, Milano, Scritti di Rivolta Femminile, 1974 - Mario Nigro, [contributi di Mario Nigro e Carla Lonzi], [Livorno, Galleria Peccolo, 1972] - Sputiamo su Hegel, Roma, Editoriale grafica, [dopo il 1970] - M. Nigro, [testo di Carla Lonzi e Mario Nigro], Milano, Galleria dell'Ariete, [1970] - Autoritratto: Accardi, Alviani Castellani, Consagra, Fabro, Fontana, Kounellis, Nigro, Paolini, Pascali, Rotella, Scarpitta, Turcato, Twombly, Bari, De Donato, 1969 - Tecniche e materiali, a cura di Carla Lonzi, Tommaso Trini, Marisa Volpi Orlandini, [S.l., s.n.], [dopo il 1968] - Mario Nigro, a cura di Paolo Fossati, Carla Lonzi, Milano, V. Scheiwiller, 1968 - Tautologie di Luciano Fabro: dal 29 febbraio al 20 marzo 1968, [testi di Saverio Vertone, Marisa Volpi e un'intervista di Carla Lonzi all'artista], [S.l., s.n., 1968] (Torino, Tipostampa) - Giulio Turcato, a cura di Elio Mercuri, testimonianze di Murilo Mendes, Carla Lonzi, Roma, Carte Segrete, stampa 1968 - Getulio Alviani, [testi di Maurizio Fagiolo e Karla Lonzi], Beograd, Galerija Doma Omladine, 1966 - Henri Rousseau, [testi di Carla Lonzi], Milano, Fabbri, 1966 - Georges Seurat, [testi di Carla Lonzi], Milano, Fabbri, 1966 - Giulio Paolini, [testo di Carla Lonzi], Milano, Galleria dell'Ariete, [1966] - Louis Soutter, 1871-1942: [24 settembre-5 novembre 1963], Torino, Notizie, 1963 - Dipinti di Cy Twombly, [testo di Carla Lonzi], Torino, Associazione Arti Figurative, 1963 - Bluhm, Gallizio, Onishi, Shiraga, Tapies, Twombly: Alba, 14 aprile - 10 maggio, 1962, Alba, Academia Filarmonica Letteraria, 1962 - Dipinti di Merz, [testo di Carla Lonzi], Torino, Notizie, 1962 - Sculture di Nevelson, dipinti di Twombly: Torino, 19 gennaio 1962, [testo di Carla Lonzi], Torino, Notizie, 1962 - Pinot Gallizio: [Il Fiore, Galleria d'arte moderna], Firenze dal 18 al 30 aprile 1962, [testo di Carla Lonzi], Firenze, Il Fiore, [1962] - Henri Michaux: [21 novembre-20 dicembre], [testo di Carla Lonzi], Torino, Notizie, [1962] - Opere scelte di Picasso Klee Matisse Jawlensky Nolde Bram velde MiròGorky Sam francis De Staël Tal Coat Fautrier Wols Riopelle Soulages Hartung Fontana Tobey Jorn Kline Mathieu Gallizio Micahux, Torino, Notizie Associazione arti figurative, 1961 - Opere scelte di artisti americani, [testo di Carla Lonzi], Torino, Notizie Associazione arti figurative, 1961 - Bram Van Velde: 25 opere dal 1922 al 1960, [testo di Carla Lonzi], Torino, Notizie, 1961 - Dipinti di Riopelle, [testo di Carla Lonzi], Torino, Notizie, 1960 - Dipinti di Mathieu, [testo di Carla Lonzi], Torino, Notizie, 1960 - Quadri, films e balletti astratti, in L' approdo letterario: rivista trimestrale di lettere e arti, 1959, aprile-giugno, p. 119-120 - Tre saggi su Ottone Rosai, [scritti di Carla Lonzi, Roberto Tassi, Filiberto Menna], [S.l., s.n., 1958].