D'Annunzio a De Carolis
  • Livello
  • unità documentaria
  • Numero definitivo
  • 77
  • Tipologia
  • lettera
  • Data topica
  • Venezia
  • Data
  • 10 marzo 1918
  • Autore
  • D'Annunzio Gabriele
  • Destinatario persona
  • De Carolis Adolfo
  • Destinazione
  • Palazzo del podestà di Bologna
  • Consistenza
  • cc.: 5
  • Descrizione
  • lettera manoscritta su otto facciate, busta
  • Stato di conservazione
  • discreto
  • Contenuto
  • Indicazioni per i motti e lavori vari da eseguire in legno per la Beffa di Buccari e per una nuova insegna per la squadriglia navale MAS; si segnalano schizzi sul secondo foglio.
  • Lingua
  • italiano
  • Note
  • Mio carissimo Adolfo,/ che fai' come stai?/ Ho avuto molte occasioni di no/ minarti, in questi mesi di silen/zio. E perdonami se non ti ho/ scritto. Tu sai che il giorno/ non mi basta all'opera intero!/ Non ho potuto neppur finire / la pagine che volevo dedicare alla/ memoria del nostro Gino Barbie/ ri./ Ho ripreso il Notturno, per tema di non riuscire a deci/ frare le ultime liste prima/ di un viaggio senza ritorno, / ché la mia vita non è ormai/ se non una morte differita./ Tra tutte le tue stupende/ incisioni, una sola mi piace/ poco: quella che deve chiudere/ la seconda parte: l'arpa/ con l'Orsa a traverso./ Vorrei che tu la rifacessi,/ disegnando una figura/ tragica, come le altre./ Ti mando la pagina che/ può ispirarti: una inter/ pretazione musicale; una/ figura di danza mistica./ Ho anche bisogno da/ te, subito, un tondino/ da mettere nel frontespizio della/ Beffa di Buccari. Ne ho/ scritto a Giovanni Beltrami./ Questo disegno servirà anche / d'emblema al Corpo dei Motosca/ fi antisommergibili./ Il motto è/ Memento Audere Semper./ Com'è composto su le tue iniziali / che distinguono il Corpo M.A.S./ bisogna che, nello scrivere le tre/ parole, tu distingua in qualche / modo le tue iniziali./ Si poterbbe mettere nel dise/ gno un pugno che solleva una/ corona di quercia fuori del / flutto.le sinuosità dell'on/ da potrebbe chiudere la/ figura/ Il braccio/ e il pugno vigorosi, che / sollevano la corona sopra/ la tempesta, che restando som/ merso il corpo dell'eroe./ Su questo motivo, troverai/ la composizione della Beffa/ con la solita maestria/ potente./ Ho bisogno anche di un'altra insegna per la mia nuova squa/ driglia navale- aerea./ Vorrei una prora rostrata, uno sperone di nave soste/ nuto da due ali d'aquila bronzee,/ delle penne quasi diritte./ Sopra la figura va il motto: / Sufficit animus/ Anche questo è composto sopra le iniziali A. S./ Bisogna che tu trovi il mo/ do di metterci anche il nome/ della squadriglia./ >./ Delle due imprese, quella che desidero prima (subito)/ è l'impresa dei MAS./ Il Treves stampa il mio racconto della Beffa/ con alcune giunte./ A proposito di motti,/ il legnetto di questo della Cornu/ copia è presso di te? Si trova a Bologna carta di Fabriano/ (ancora o palomba)?/ = Ho scritto stamani al/ Beltrami che mi avesse man/ dato una prova della mia abile/ figura del frontespizio (Nottur/ no stampata in carta grigia. Va stampato su carta/ bianca?, d'un bianco ebur/neo. Non è vero?/ Mi rammarico di non averti/ chiesto alcune prove stampate/ su carta vecchia, come quella/ che inviasti. Tutti ammirano/ quel disegno , che è uno dei tuoi perfetti; e me ne chie/ dono un esemplare./ Come stanno i tuoi?/ Saluti affettuosi. Ti / abbraccio./ Il tuo Gabriele d'Annunzio/ Venezia , 10 .III. 1918.
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