partizione: Archivio
- Data
- 1943 - 1986
- Descrizione fisica
- 125 documenti e 39 unità archivistiche
- Soggetto produttore
- Capogrossi Guarna Giuseppe
- Storia istituzionale
- Giuseppe Capogrossi nasce a Roma il 7 marzo del 1900. Il padre, Guglielmo, appartiene ad una antichissima e nobile famiglia romana, quella dei conti Capogrossi Guarna, la madre, Beatrice Tacchi Venturi, proviene da una famiglia originaria di San Severino Marche. Nel 1907 muore il padre; la madre insieme a Giuseppe e al figlio più piccolo Francesco, trova sostegno in una sorella e il marito di lei, l'avvocato Francesco Zanchini. Con loro e con sei cugini vivranno per molti anni formando una sola famiglia. Un fratello della madre, il gesuita Pietro Tacchi Venturi, insigne storico delle religioni, avrà un notevole peso sulla sua educazione. Giuseppe compie gli studi classici e nel 1918 chiamato alle armi, viene inviato in zona di guerra nel Trentino, sul monte Adamello. Nel 1922 conseguita la laurea in Giurisprudenza, si rivolge allo zio gesuita affinchè lo aiuti a realizzare le sue aspirazioni artistiche e questi lo introduce nello studio professionale di Giambattista Conti, affreschista e grafico. Nel 1923 comincia a frequentare la scuola di nudo di Felice Carena, a Roma tra le più accreditate e a poco a poco si inserisce nell'ambiente artistico romano, frequentando la storica terza saletta del Caffè Aragno, dove conosce tra gli altri Armando Spadini, C. E. Oppo e il giovanissimo Emanuele Cavalli. Nel 1924 Carena lo incoraggia a proseguire nello studio dal vero della figura femminile. Si reca ad Anticoli Corrado, mèta di numerosi artisti tra i quali lo stesso Carena. Nel 1925 affitta uno studio all'ultimo piano di un villino in via Pompeo Magno, nel quartiere di Prati, dove ospita il giovane Cavalli e frequenta la Casa d'arte Bragaglia. Nel 1927 espone per la prima volta in una collettiva assieme a Emanuele Cavalli e Francesco Di Cocco, in una sala dell'hotel Dinesen a Roma. Vi espone opere di piccolo formato: un Autoritratto, qualche paesaggio e alcune vedute di Roma. Inizia una serie di frequenti viaggi e soggiorni a Parigi. Nel 1930 è invitato alla XVII Biennale internazionale d'arte di Venezia. Si rafforza il legame di lavoro e di amicizia con Cavalli, trasferitosi definitivamente a Roma: insieme danno luogo a infervorate discussioni sui referenti teorico-artistici della loro attività. Nel 1931 stringe un sodalizio con Cavalli, esteso di lì a poco anche a Cagli. Nel 1932 alla III Mostra del Sindacato regionale fascista belle arti del Lazio espone sette quadri, tra cui Arlecchino (1931), Donna con velo (1932), che risentono ancora dei suoi studi parigini. Diviene assiduo frequentatore di uno dei galleggianti ormeggiati sulla riva destra del Tevere, il "Fofini" nei pressi dell'attuale ponte Matteotti, dove si incontrano intellettuali artisti e altri esponenti della cultura dell'epoca tra cui l'editore e collezionista Pier Maria Bardi, direttore della Galleria di Roma, l'architetto Lapadula, Fausto Pirandello, Alberto Ziveri, Romeo Lucchese, Elsa Morante, Emanuele Cavalli. In questo clima vengono concepite opere di grande respiro quali: Canottieri, Poeta del fiume (1933), Piena sul Tevere (1934), Ballo sul fiume (1934-35). A dicembre espone insieme a Cavalli e Cagli alla Galleria di Roma. La stessa mostra viene replicata a febbraio del 1933 a Milano, nella Galleria Il Milione dove si presentano come "Gruppo dei nuovi pittori romani". Si guastano i rapporti con Cagli, che non partecipa alla stesura del "Manifesto del Primordialismo Plastico" firmato da Capogrossi, Cavalli e Melli. A dicembre partecipano all'"Exposition des peintres romains" presso la Galleria Jacques Bonjean di Parigi, e nella presentazione al catalogo il critico Waldemar George si riferisce al gruppo con il termine "Ecole de Roma" diventato famoso come "Scuola romana". Nel 1934 è presente alla XIX Biennale internazionale d'arte di Venezia. Nel 1935 fa parte del gruppo di artisti che ruotano intorno alla Galleria La Cometa, sostenuta dalla contessa Mimì Pecci Blunt e diretta da Libero De Libero. Riallaccia i rapporti con Cagli. Partecipa alla II Quadriennale romana dove espone un gruppo di opere tra cui: Ritratto del pittore Paladini (1933), Giocatore di ping-pong (1933; Roma, collezione Galleria comunale d'arte moderna), Ritratto (1934 circa, Roma, collezione Galleria nazionale d'arte moderna), Piena sul Tevere (1934) tra i suoi capolavori del periodo tonale. La critica lo riconosce tra i protagonisti del rinnovamento della pittura romana. Nel 1936 conosce Costanza Mennyey, di origine ungherese,, anche lei pittrice e moglie di Enrico Prampolini. Pochi mesi più tardi decidono di vivere insieme, ma il fatto suscita scalpore e Costanza è costretta a nascondersi per un breve periodo in un convento di clausura. Nel 1937 muore la madre. Giuseppe prende in affitto una grande casa-studio in Umbria, per trasferirvisi con Costanza. Avranno due figlie Beatrice nel 1938 e Olga nel 1944. Espone alla VII Mostra sindacale. Nel 1937 è presente in tre mostre internazionali: nel "The 1937 international exhibition of painting" di Pittsburgh, nell' "Anthology of contemporary italian painting" della Cometa Art Gallery di New York e una rassegna di arte italiana all'Akademie der Kunste di Berlino. Nel 1938 espone alla VIII edizione della Mostra sindacale. Nel 1939 si ritrasferisce a Roma e va ad abitare a via Margutta, in un appartamento attiguo a Sibilla Aleramo, con la quale intrattiene rapporti di reciproca stima. Ha una sala personale alla III Quadriennale di Roma. Nel 1940 ottiene l'incarico di insegnamento di "figura disegnata" all'Accademia di belle arti (Liceo artistico) di via Ripetta a Roma, incarico che manterrà fino al 1966. Nel 1942 in estate va sempre a Capri dove frequenta Moravia e la Morante, poi è di nuovo ad Anticoli. Vince un premio al IV Premio Bergamo con il dipinto Ballerina. In questi anni nella sua pittura, riflettendo anche su Cèzanne, avvia una trasformazione per cui il colore si accende nelle gamme dei rossi, viola e aranci, mentre la pennellata si anima. Nel 1945 si trasferisce in via delle Terme Deciane all'Aventino. Nel 1946 inaugura la sua prima personale alla Galleria San Marco a Roma, comprendente una quarantina di dipinti che vanno dal 1927 al 1946 ed un'intera sala di disegni. In questo periodo prende avvio in lui una profonda crisi esistenziale e pittorica che lo condurrà, attraverso una breve fase "neo-cubista" al totale abbandono della figurazione. Dal 1947 trascorre lunghi periodi in Austria, nei pressi di Lienz, dove la vista dei tronchi d'albero ordinatamente accatastati davanti alle segherie gli suggerisce idee di forme sempre più geometrizzate. Nel 1948 partecipa alla XXIV Biennale internazionale d'arte di Venezia, l'ultima come pittore figurativo; vi espone, tra le altre, una delle opere più significative del suo passaggio dal figurativo all'astrattismo: Le due chitarre (1948: Roma , collezione Galleria nazionale d'arte moderna) . Nel 1950 a Roma, con grande scandalo della critica, esordisce con la nuova produzione astratta alla Galleria del Secolo. Nei mesi successivi espone di nuovo a Milano, alla Galleria Il Milione e a Venezia, alla Galleria del Cavallino. E' invitato alla XXV Biennale internazionale d'arte di Venezia. Firma un contratto di esclusiva con la Galleria del Naviglio a Milano diretta da Carlo Cardazzo.
- Storia archivistica
- La documentazione archivistica è parte di un fondo prevalentemente librario composto fra volumi e riviste da 279 pezzi con numeri di inventario non progressivi compresi tra il 64769 del 08/06/2005 e il 66014 del 26/10/2005.
- Contenuto
- La documentazione è costituita da una piccola raccolta di corrispondenza, da una parte di saggi e scritti,
 da una raccolta di documentazione di mostre ed eventi come phieghevoli, programmi, inviti e depliant, da una serie di biografie e documenti personali come attestati e premi. E' presente una consistente parte di rassegna stampa che va dal 1950 al 1986.
- Ordinamento e struttura
- La documentazione è suddivisa in 5 serie: 1. Corrispondenza 2. Scritti 3. Documentazione mostre ed eventi 4. Documenti personali 5. Rassegna stampa
- Strumenti archivistici
- Indice informatico pubblicato
- Bibliografia
- Capogrossi, Roma, Galleria del Secolo,1950; G.C. Argan, Capogrossi, antologia dei testi, cronistoria, catalogo generale a cura di M. Fagiolo, Roma, Editalia 1967; Michel Tapiè, a Capogrossi, a cura di Carlo Cardazzo, Venezia, edizione Cavallino, collezione "Arte", giugno 1962; Capogrossi, Torino, Galleria d'arte La Bussola, 1962; VII Quadriennale Nazionale d'arte di Roma, De Luca editore in Roma, 11/1955 - 04/1956; Art Abstrait , Marcel Brion, Parigi, Edition Albin Michel, 1956;Capogrossi, Londra, Institut of contemporary arts, 30/05 - 22/06/1957; Capogrossi, Milano, Galleria del Naviglio, 1953; VIII Quadriennale nazionale d'arte di Roma, De Luca editore in Roma 12/1959 - 04/1960; Capogrossi, Tokyo Gallery,Tokyo, 4 - 16/12/1963; Capogrossi,, Galleria d'arte R. Rotta, Genova, 1964; Capogrossi, Galerie Im Erker, S. Gallen 1965; Capogrossi, Galleria del Naviglio , Milano 1968; Capogrossi, Marlborough Galleria d'arte, Roma, 1969;
- Persone
-
Angelini Fiorenzo
Apollonio Umbro
Gualtieri di San Lazzaro
Bryant Edward
Buzzati Dino
Cardazzo Carlo
Dair Carl
Donati Lazzaro
Fagiolo dell'Arco Maurizio
Gnalducci Giorgio
Gualino Riccardo
Jaguer Edouard
Penelope Mario
Solmi Angelo
Valente Francesca
Volpi Marisa
Zanchini Guglielmo
Mennyey Capogrossi Costanza
Fagiolo dell'Arco Marcello
Bentley Mays John
Bonito Oliva Achille
Valente Francesca
Panicale Carla
Volpi Marisa
Beatrice Tacchi Venturi
Capogrossi Francesco
Guglielmana Ettore
Jaguer Edouard
Cagli Corrado
Carrieri Raffaele
Radice Mario
Seuphor Michel
Michaux Henri
Fahlstrom Oyvind
Mariani Valerio
Matta Roberto
Argan Giulio Carlo
Tapié Michel
Brion Marcel
Giani Renato
Accardi Carla
Penrose Roland
Dorflès Gillo
Russoli Franco
Ichiroh Haryu
Tebano Nerio
Seylaz Paul
de Angelis Raoul Maria
Mahlow Dietrich
Grohmann Will
Segui Shinichi
Mendes Murilo
Moretti Luigi
Vivaldi Cesare
Passuth Cristina
Ungaretti Giuseppe
Savio Giulio
Selvaggi Giuseppe
Mendes Murilo
D'Albisola Tullio
Argan Giulio Carlo
Bucarelli Palma
Fontana Lucio
Sottsass Ettore
Querel Alvise
Palmero Francis
Cardazzo Renato
Cage John
Ballista Antonio
Canino Bruno
Bolaffio Luigi Filippo
Vespignani Netta
Gasparrini Claudio
Moretti Luigi
Bayl Friedrich
Haftmann Werner
Pigorini Capogrossi Bice
Monaco Vincenzo
Mennyey Capogrossi Costanza
Mantura Bruno
Capogrossi Francesca Olga
Robert Lèopold Louis
Cappelletti Vincenzo
Apa Mariano
Cerboni Baiardi Giorgio
Saragat Giuseppe
Misasi Riccardo
Colombo Emilio
Leone Giovanni
Bueno Antonio
Bay Enrico
Bemporad
Bertini Gianni
Colucci Mario
Dangelo Sergio
De Miceli Enrico
Manzoni Piero
Pomodoro Arnaldo
Pomodoro Giò
Sordini Ettore
Verga Angelo
Vigorelli Giancarlo
Sprovieri Paolo
della Francesca Piero
Verzocchi Giuseppe
de Angelis Raoul Maria
Borghese Leonardo
Valsecchi Marco
Sangiorgi Giovanni
Mathieu Georges
Descargues Pierre
Slade Katherine
Looten E.
Ciarletta Nicola
Ettorre Cosimo
Aubry Cècile
Radice Mario
Carrieri Raffaele
Matta Roberto
Ashton Dore
Falkenstein Claire
Michiels Ivo
Seuphor Michel
Pillet Edgar
Copley Alfred Lewin
Cardazzo Carlo
Belliard Maxime
Fusco Giancarlo
Bonaventura Caloro
Giani Renato
Luz Maria
Benayoun Robert
Trucchi Lorenza
Bovini Giuseppe
Cardarelli Vincenzo
Mardersteig Arnold
Giani Giampiero
Dorfles Gillo
Scarpa Piero
De Haas Helmuth
Volta Sandro
Scipione
Lollobrigida Gina
Costantini Costanzo
Innocenti Mauro
Gualtieri di San Lazzaro
Venturi Lionello
Dentice Fabrizio
Urbani Giovanni
Fabiani Enzo
Tebano Nerio
Kermoal Jacques
Verdet Andrè
Valente Donatello
Nozza Marco
Carcano Gianfilippo
Carluccio Luigi
Grilli Elise
Ronco Antonino
Barbato Andrea
Mendes Murilo
Venturoli Marcello
Bucarelli Palma
Fagiolo dell'Arco Maurizio
Spaak Catherine
Festa Campanile Pasquale
Gatt Giuseppe
Beauregard Mario
Morandi Giorgio
Pinto Sandra - Enti
-
Norimberga Kunsthalle, Norimberga
Brooklyn Museum di New York
Biennale internazionale d'arte di Venezia (XXV, 1950)
Biennale internazionale d'arte di Venezia (XXVII, 1954)
Biennale internazionale d'arte di Venezia (XXVIII, 1956)
Biennale internazionale d'arte di Venezia (XXX, 1960)
Biennale internazionale d'arte di Venezia (XXXI, 1962)
Biennale internazionale d'arte di Venezia (XXXV, 1970)
Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
Biblioteca nazionale di Parigi
Galleria Marlborough di Roma
Rizzoli, casa editrice
Istituto italiano di cultura
Premio Termoli, (VI, 1961)
Premio Termoli (X, 1965)
Galleria del Naviglio di Milano
Galleria del Secolo di Roma
Editalia, casa editrice
Cavallino, casa editrice
Quadriennale nazionale d'arte di Roma (VII, 1955-1956)
Quadriennale nazionale d'arte di Roma (VIII, 1959-1960)
Quadriennale nazionale d'arte di Roma (IX, 1965-1966)
Galleria Martano di Torino
Galleria dell'Ariete di Milano
Leo Castelli Gallery, New York
Tokyo Gallery, Tokio
Galerie Im Erker di St. Gallen
Jewish Museum, New York
Palazzo Grassi di Venezia
Biennale di Gubbio (III, 1964)
Biennale di pittura, Menton, (VII)
Festival dei due mondi di Spoleto (XIV, 1971)
Festival dei due mondi di Spoleto (XXIX, 1986)
Galleria Cembalo Borghese di Roma
Sociètè internationale d'art XX siècle di Parigi
Colophon, galleria di arte moltiplicata di Milano
Kunsthandlung Rudolf Raubach di St.Gallen
Museo di arte contemporanea, Genova
Galleria Qui arte contemporanea di Roma
Galleria nazionale d'arte moderna di Roma
Palazzo Rosari-Spada, Spoleto
Istituto San Michele, Roma
Columbia University di New York
Palazzo Venezia di Roma
Palazzo Ducale di Urbino
Accademia di belle arti di Urbino
Galleria Vigna Nuova di Firenze
Galleria del Cavallino di Venezia
Centro artistico del grattacielo di Livorno
Galleria Il Milione di Milano
Palazzo Barberini di Roma
Galleria La Spelonca, Roma
Galerie Nina Dausset di Parigi
Zimmergalerie Franck, Francoforte
Palazzo dell'Arte di Milano
Triennale di Milano (X, 1954)
Galerie Rive Gauche di Parigi
Museum of modern art di New York
Institute of Contemporary Arts, Londra
Galleria d'arte Selecta di Roma
Ecole de Paris
Galleria Sistina, San Paolo
Galerie 22 di Düsseldorf
Museo di Liegi
Gallerie du XX Siecle di Parigi
Galleria La Bussola di Torino
Galleria L'Attico di Roma
Parco Sokolniki, Mosca
Gallerie Stadler di Parigi
Galleria d'arte Rotta Farinelli di Genova
Galleria d'arte grafica moderna di Ascoli
Palazzo Malaspina, Ascoli
La Medusa studio d'arte contemporanea di Roma
Arco d'Alibert studio d'arte di Roma
Stadtische Galerie, Monaco di Baviera
Biennale nazionale d'arte di Milano (XXIV, 1965)
Quadriennale nazionale d'arte di Roma (IX, 1965-1966)
Biennale internazionale d'arte grafica di Lubiana
Galleria Il Centro di Napoli
Galleria Sagittaria, Pordenone
Galleria L'Isola di Roma
Galleria d'arte moderna e contemporanea Achille Forti di Verona
2RC, stamperia e galleria d'arte
Studio Spazia, Bologna
Galleria d'arte Niccoli di Parma
Galleria civica d'arte moderna di Torino
Castello di Rivoli - Luoghi
-
Roma
Norimberga
Brooklyn
Venezia
Milano
Toronto
Firenze
Downsview, Ontario, Canada
Parigi
Termoli
San Severino Marche
Parigi
Stoccolma
New York
Tokyo
Amsterdam
Baden-Baden
Pescara
Pescara
Gubbio
Albissola Marina
Rimini
S. Marino
Verucchio
Cattolica
Ferrara
Menton, Francia
Lenno (Como)
St. Gallen
Spoleto
Genova
Firenze
Urss
Arezzo
Francoforte
New York
Londra
Ravenna
Kassel
Bruxelles
Dusseldorf
Munster
San Paolo
Messico
Lecco
Mosca
Savona
Osaka