"** Romanelli Romano (scultore)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 1632
  • Data
  • 14 dicembre 1918 - 20 luglio 1961
  • Consistenza
  • docc.: 136
  • Descrizione
  • lettere, cartoline, biglietti, buste da lettere, biglietti da visita, copie dattiloscritte di lettere, ritagli stampa, minute, inviti, estratti, telegrammi
  • Contenuto
  • 1. Prima cartolina datata 29/11/1911 dall'incrociatore ausiliare "Città di Palermo"; lettera del periodo di guerra (1/12/1914) riguardo l'incarico presso il Comandante Milanesi per la decorazione della corazzata Giulio Cesare con delle Stampe Romane tra cui molte del Piranesi (citato anche l'ufficiale Corrado Ricci); nella lettera del 1919 fa riferimento a delle fotografie arrivategli dalla Spagna di alcune opere d'arte di Goya e di un gruppo di Canova e aggiunge: "Però sembra che questi fortunati possessori di opere d'arte (vedi il prof. del Bacchino) abbiano un pò perso la testa perché domandano prezzi enormi"; nella cartolina datata Cadore 18 ottobre 1922 scrive: "Al Poeta piacque il bronzo della medaglia. Glielo mostrerò alla 1° occasione"; lettera del febbraio 1923 scritta per Dedalo sulla sistemazione dell'insegnamento delle arti in Italia; corrispondenza da luglio a dicembre del 1923 riguardo la riorganizzazione della scuola professionale d'arte della Val Gardena dove vivono "gli eredi e i continuatori della scultura in legno del sec. XVII - purtroppo imbastarditi da una cattiva scuola Austro Tedesca e dall'orrido commercialismo dell'arte sacra moderna. Qui si riforniscono di statue non solo tutte le chiese delle terre invase (!) ma si fanno spedizioni oltre oceano e i 1000 e più scultori che qui professano la nobile arte non mancano di lavoro né di agiatezza" e lo informa che la scuola sarebbe in mano di un certo Luiduer (?) "orribile pitto-scultore. Ora si fanno i nomi per la nuova nomina ed uno dei più quotati sarebbe Sibellato (!)" e aggiunge che la riorganizzazione sarebbe una "magnifica occasione per una eccellente propaganda di Italianità in queste regioni"; accetta "l'incarico di sorveglianza (alta come dice il Serpieri) alle scuole di Val Gardena" e scrive "mi son permesso di fare in capo lista il suo nome come quello che potrebbe indicare al Ministero il nuovo direttore per questa scuola professionale... Qui attendono il nuovo direttore come il messia - ed è certo che potrebbe esercitare colla sua volontà artistica una decisiva influenza sopra la locale arte sacra in legno policromato. E' il momento di conquistare una importante piazza"; riferimenti al suo lavoro per il "concorso alla madre"; lettera da Hindhead, Surrey datata 12 aprile 1924 in cui rifiuta l'invito ad esporre le sue "medaglie di guerra che furono a suo tempo qualcosa - hanno ora a mio vedere principalmente un valore storico. Se il Governo crede opportuno far mostra di quanto si è fatto in Italia in questo genere - io sarò felicissimo di vendergli la collezione dei grandi studi in bronzo delle medaglie..."; nella lettera datata Piazza Bellosguardo 7 marzo 1925 lo invita a visitare "il più bel giardino di Firenze" realizzato da Piazzani; lettera del 8 aprile 1926 riguardo l'esistenza di una lettera scritta da suo padre, con data che ignora nella quale loda "all'architetto Sabatini il suo ponte ma critica le sculture e suggerisce al Sabatini di prender me a collaboratore. Mi dicono che tale lettera della quale non posso avere conferma da mio padre che trovasi a Bucarest, se ne vogliono servire per dimostrare la malafede dell'o.d.g. della Corporazione...desidero che ella sappia che io sono sicuro che mio padre non era al corrente delle mie opinioni sul ponte quando scrisse quella lettera"; lettera datata 17 giugno 1926 nella quale scrive: "A quest'ora Lei avrà letto l'articolo di Steed su Rewiew of Rewiews "Do we want a Mussolini" e, bensì quel signore sia scortese al sommo grado con noi è bene in modo o altro rispondergli. Sono sicuro che una fonte d'informazione cui egli è ricorso è il Salvemini il quale contornato da numerosi amici (aristocratici) compie a Londra opera dannosissima contro il fascismo."; lettera datata 8 aprile 1928 con la quale informa che "in seguito alla lettera di Corsini alla Nazione" ha scritto al Presidente della Leonardo da Vinci prendendo le distanze dalla dichiarazione da lui fatta ad Adolfo Coppedè; lettere con intestazione "Reale Accademia d'Italia": del 25 ottobre 1933 riguardo le "Domande a Maraini" scritte da Ojetti; alle sculture che saranno esposte alle Terme di Diocleziano; a una relazione del 8 novembre che restituisce firmata e che "é assoluta".... "Se crede, le consiglierei accludervi nel sommario concludente le operazioni da fare" sulla destinazione di opere d'arte; biglietto datato 16 marzo 1936 riguardo il Prof. Pellizzi direttore del Manicomio di Pisa "che narrava alcuni (ricatti?) che avevan tentato fargli sulla spiaggia al Forte minacciando costruire davanti a lui uno stabilimento bagni per togliergli la vista".
     2 Corrispondenza a Fernanda Ojetti di carattere personale, con saluti e ringraziamenti, notizie sui suoi lavori e inviti al suo studio; la corrispondenza si interrompe nel 1928 e ricomincia nel 1959 - 1960 spesso con lettere dall'Africa in particolare da Nairobi in Kenya.
     3. Documentazione varia: sei piccole minute di Ojetti e due copie diattiloscrritte di lettere di Ojetti; sei lettere di altri corrispondenti; quattro inviti e due estratti; sei ritagli stampa.
  • Sottounità
  • 1. R. Romanelli a Ugo Ojetti(29/12/1911-12/09/1939; doc 63)
     2. R. Romanelli a Fernanda Ojetti (14/12/1918-20/07/1961;doc 46)
     3. Documentazione varia (doc 27)
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 64 ins. 4
    • Collocazione deposito fondi storici