IV diario
  • Livello
  • unità documentaria
  • Numero definitivo
  • 4
  • Tipologia
  • Diario
  • Data topica
  • New York
  • Data
  • 22 dicembre 1966 - 20 aprile 1967
  • Autore
  • Cintoli Claudio
  • Consistenza
  • pagg.: 130
  • Descrizione
  • volume di 27,5 x 21,5 cm con copertina rigida; pagine non numerate; interamente autografo. Il dorso della copertina è quasi completamente scollato. Alcune pagine sono state tagliate, probabilmente dall'artista stesso, riducendo lo spessore del quaderno
  • Stato di conservazione
  • buono
  • Contenuto
  • Si tratta del quarto dei sette diari newyorkesi compilati da Cintoli durante il soggiorno americano. Sulla seconda di copertina sono riportati, scritti a penna dall'artista, assieme alla firma, luogo e data di compilazione del diario: l'indirizzo è lo stesso che si legge sui diari precedenti, mentre la datazione è al 22 dicembre 1966. La penultima pagina ne esplicita invece il termine cronologico: «finito il 20 aprile 1967».
     Se si fa eccezione per le prime pagine, il volume è scarno di progetti per lavori pittorici, ai quali metterà poco mano nel 1967, quando smette temporaneamente di dipingere e ne informa la famiglia in alcune lettere. L'attività disegnativa e più variamente progettuale, spesso tesa alla sperimentazione di forme artistiche diverse (come le "sculture-ambiente"), si fa invece più assidua e diventa campo predominante di ricerca. Il quaderno è infatti ricco di sperimentazioni e schizzi su forme geometriche modulari di diversa complessità, che si risolvono infine nella scelta - più frequente - di cubi componibili o moduli geometrici triangolari. Le ricerche sono forse da mettere in relazione alle opere di Tony Smith, di cui Cintoli trascrive alcune dichiarazioni, oltre che ai dipinti completati verso la fine degli anni '60 (es. "Una manciata di stelle"). In fondo al diario, molte pagine tornano a ragionare sul progetto di una versione sperimentale del gioco degli scacchi, con pedina e scacchiera componibili.
     Schizzi e riflessioni, apparentemente isolati o poco coerenti nella sequenza delle pagine, sono come di consueto presenti, risultato evidente di un lavoro spesso estemporaneo, frutto di una ispirazione transitoria.
  • Lingua
  • italiano
  • Note
  • Il volume risulta più difficilmente inquadrabile di altri, in particolare nel rapporto con la produzione pittorica e con i lavori portati a completamento o pubblicazione. Si presenta come un quaderno dalla natura spiccatamente progettuale, sede di tentativi e sperimentazioni. Nonostante ciò, alcuni schizzi possono essere ricondotti ai risultati finali ed è possibile individuare dei nuclei di ragionamento (anche, talvolta, nell'ottica di lavori cinematografici) riconducibili a un filone preciso tra le molte attività del pittore. Il volume sembra però caratterizzarsi, come già sottolineato, per la frequenza degli studi sulle forme geometriche modulari, che Cintoli programmava di utilizzare in molti campi (pittorico, scultoreo, oggettuale). Tali ricerche, inoltre, possono essere considerate alla luce del suo interesse per artisti e correnti artistiche coeve o appartenenti al passato, spesso citati nelle relative pagine dei diari o nominati nelle lettere: Tony Smith, Vasarely, Balla. Vengono così a formare un nucleo di ricerca formale che può essere isolato ed analizzato criticamente, tenendo conto dei tentativi simili condotti sugli altri quaderni.
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