VI diario
  • Livello
  • unità documentaria
  • Numero definitivo
  • 6
  • Tipologia
  • Diario
  • Data topica
  • New York
  • Data
  • 02 ottobre 1967 - settembre 1972
  • Autore
  • Cintoli Claudio
  • Consistenza
  • pagg.: 156
  • Descrizione
  • volume di 35,5 x 27,5 cm con copertina rigida; pagine non numerate; interamente autografo. Alcune pagine sono state tagliate, probabilmente dall'artista stesso, riducendo lo spessore del quaderno
  • Stato di conservazione
  • buono
  • Contenuto
  • Si tratta del sesto dei sette diari newyorkesi compilati da Cintoli durante il soggiorno americano. La seconda di copertina ne data l'inizio al 2 ottobre 1967 e l'artista vi lavora continuativamente fino al settembre del 1968 (era tornato in Italia nel maggio). La seconda metà del quaderno è tuttavia frutto del lavoro di anni successivi: Cintoli vi lavora nuovamente dal 10 ottobre 1971 al settembre 1972, sfruttandone le pagine rimaste bianche.
     Il volume si caratterizza per la densità degli studi progettuali al suo interno, molti dei quali portati a termine una volta giunto in Italia, per le esposizioni e le performances del 1969: si riconoscono gli schizzi per "Puntelliti", le performances "Annodare" e "Colare colore", i bozzetti per "Chiodi fissi" e molte altre opere, non tutte realizzate. Sono presenti studi per lavori murali e opere ambientali, dipinte o costruite su strutture modulari; pochi sono invece gli schizzi per opere pittoriche, per le quali l'interesse di Cintoli va forse scemando. Spicca una lunga serie di schizzi ispirati al Marchese De Sade, alcuni dei quali riutilizzati per le figure del "Micromegalomane". Tra i numerosi altri progetti, non tutti facilmente inquadrabili, va sottolineata la presenza di studi per un lavoro d'animazione ("Polimob"), di cui sono presenti i fotogrammi superstiti, contenuti all'interno di una busta da invito.
     L'ultima sezione, appartenente ai primi anni settanta, è nuovamente ricca di appunti, riflessioni e racconti, difficilmente riconducibili ad una logica ordinata. Nelle pagine che chiudono il diario si fa più evidente un ritorno all'utilizzo del collage, a cui si affiancano alcuni lavori grafici.
  • Lingua
  • italiano
  • Note
  • È possibile rintracciare una corrispondenza precisa tra molti degli studi presenti nel diario e le opere realizzate da Cintoli dopo il 1968, con le nuove esposizioni italiane. Il quaderno può dunque essere utilizzato per comprenderne la genesi e la logica progettuale, oltreché per analizzarle alla luce dei lavori vicini, programmati e non portati a termine dall'artista, che potrebbero arricchirne l'interpretazione. Il grande numero di appunti, riflessioni e disegni, presenti nel diario, può poi essere messo in relazione ai nuclei tematici rintracciabili negli altri diari: i racconti brevi, ad esempio, come suggerito dall'artista stesso in una lettera ai familiari (25 aprile 1968) possono essere raccolti in volume e analizzati alla luce degli interessi letterari di Cintoli. Un simile studio gioverebbe senz'altro anche alla comprensione dei suoi lavori figurativi, del suo approccio concettuale alle opere e ai loro titoli, della presenza ossessiva di giochi di parole e sperimentazioni verbali.
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