Galleria L'Attico
  • Livello
  • fondo
  • Data
  • 1949 - 1984
  • Descrizione fisica
  • fascc. 541; docc. 13784; cc. 19554
  • Soggetto conservatore
  • Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma
  • Soggetto produttore
  • Galleria L'Attico di Roma
  • Storia istituzionale
  • Bruno Sargentini fondò la galleria L'Attico nel novembre 1957 a Roma con l'ausilio della moglie Maria Petroncini a nome della quale era intestata la licenza dell'esercizio. Venne aperta anche una sede a Spoleto in via dei Duchi. La sua "vicenda umana di collezionista e promotore di manifestazioni artistiche", come lui stesso scrisse, ebbe inizio nel dopoguerra e alla fine degli anni Cinquanta passò "ad una fase più attiva, più dinamica, che incidesse, al di là di una semplice azione di collezionismo, sulla vita culturale della città" (dal catalogo "Dal 1948 al 1978, scelte senza pregiudizi", Roma, Esse arte, 1978). La prima sede della Galleria, in piazza di Spagna, fu inaugurata con una mostra collettiva il 25 novembre 1957. Nel 1959 esposero Vasco Bendini, Jean Fautrier e Lucio Fontana. Negli anni sessanta Leoncillo, Giuseppe Capogrossi, Roberto Matta, René Magritte, Victor Brauner. Nel 1967 furono poi presentate, sempre in questa sede, le mostre di Pino Pascali e Jannis Kounellis che gettarono le basi di quello che diventerà più tardi L'Arte Povera. Ma la morte per un incidente automobilistico dell'amico fraterno di Sargentini, Pino Pascali, fu la causa del difficile periodo finale della Galleria di Piazza di Spagna. Nel dicembre 1966 Bruno Sargentini aprì la Galleria L'Attico Senior con sede in via del Babuino 114, mentre Fabio Sargentini rimase a L'Attico di piazza di Spagna per altri due anni, sino a quando nel 1968 chiuse questa storica sede, trasferendosi nel garage di via Beccaria. La Galleria Senior "andava ripetendo sempre le stesse mostre" (parole di Fabio riportate nel volumetto "Bruno Sargentini al fianco degli artisti. La donazione Fabio e Grazia Sargentini", Edizioni della Cometa, Roma 2006, pag. 7). A metà anni '70 la galleria diventò L'Attico - esse arte, sempre con sede in via del Babuino 114, e sotto la direzione di Bruno Sargentini conobbe una nuova fervida stagione. Nella nota al catalogo della prima mostra della nuova galleria, Bruno Sargentini scriveva "negli ultimi dieci anni ho svolto una attività più saltuaria, i miei impegni professionali sono stati assillanti. Ho fondato un'altra galleria, la Esse Arte, mentre l'Attico ha veleggiato felicemente verso i lidi dell'avanguardia" (dal catalogo "Dal 1948 al 1978, scelte senza pregiudizi", Roma, Esse arte, 1978). La Galleria di via Beccaria, sotto la direzione di Fabio Sargentini, si caratterizzò come spazio espositivo rivoluzionario. È qui che Jannis Kounellis realizzò la mostra con dodici cavalli vivi, definita dallo stesso Sargentini come "la mostra in una galleria privata più celebre del '900". In questi mesi poi, l'incontro con la performer italoamericana Simone Forti ed i suoi racconti dell'esperienza newyorkese aprirono a Sargentini nuovi spazi immaginativi, portandolo ben presto a viaggiare fra Roma e New York, nel tentativo di formare un ponte fra la capitale e la grande mela. Furono così presentati nel 1969, presso L'Attico di via Beccaria, i due compositori del minimalismo americano Terry Rileye La Monte Young. Nel 1970 invece, L'Attico di Sargentini, in collaborazione con Simone Carella del Beat '72, portò in questi luoghi Philip Glass, Steve Reich, Charlemagne Palestine, Joan La Barbera e di nuovo La Monte Young, che presentò in anteprima assoluta The Well Tuned Piano. Negli anni a seguire, alla Galleria L'Attico furono proiettati i video di Gerry Schum e Marisa Merz e presentati spettacoli e festival di performer e di danza ai quali parteciparono artisti come Trisha Brown, Simone Forti. Esposero poi nello stesso periodo Mario Merz, Eliseo Mattiacci ed il performer italoamericano Vito Acconci. Sol LeWitt e Robert Smithson furono in mostra per la prima volta in Italia. Il 5 novembre Gino De Dominicis, dopo la sua attività con il Gruppo Laboratorio 70 di via Brunetti, tenne la sua prima mostra personale. Nel 1970 L'Attico ospitò Jean Tinguely e nel 1972 Joseph Beuys. Proprio nel 1972 Fabio Sargentini al garage di via Beccaria affiancò un altro spazio con caratteristiche del tutto diverse: la galleria di via del Paradiso. Soffitti affrescati, porte dorate e pavimenti marmorei suggeriscono un ritorno alla pittura. Nel giugno 1976 Fabio Sargentini segnò la chiusura definitiva dello spazio espositivo di via Beccaria inondandolo con 50.000 litri di acqua. L'Attico di via del Paradiso aprì con una mostra personale di Jannis Kounellis nell'aprile 1972. Nello stesso anno esposero Gilbert & George e, con le loro prime mostre personali Katharina Sieverding e Vito Acconci. Nel giugno 1973 la galleria ospitò Sol LeWitt; il 28 novembre dello stesso anno venne esposta la famosa porta dello studio di Marcel Duchamp. Nel 1975 Alighiero Boetti, Sandro Chia, Eliseo Mattiacci e Emilio Prini esposero per sei giorni consecutivi 24 ore su 24. Tra il 1974 e il 1978 esposero Luigi Ontani, Marisa Merz, Nam June Paik, Hidetoshi Nagasawa, Nunzio e Piero Pizzi Cannella. Oltre ai nomi citati, la galleria ha esposto le opere di diversi altri artisti, tra cui: Hans Bellmer, Giuseppe Capitano, Marco Colazzo, Paolo del Giudice, Fabrice de Nola, Alberto Di Fabio, Stefano Di Stasio, Mark Francis, Paola Gandolfi, Mojmir Jezek, Matteo Montani, Luca Padroni, Paolo Picozza, Sergio Ragalzi, Marco Tirelli, Ben Vautier, Giancarlo Limoni, Claudio Palmieri. Nel 2007 L'Attico ha compiuto cinquant'anni di attività e nel 2010 il MACRO ha presentato una mostra che ne ripercorre l'attività culturale e artistica del periodo compreso tra il 1966 e il 1978. Nel 2018 alla Galleria Nazionale di Roma in occasione dei 60 anni della galleria Fabio cura la mostra Scorribanda e con la moglie Elsa Agalbato la performance Art will never die (2018). [Nota biografica tratta anche da https://fabiosargentini.it/attico.html] Cronologia: La Galleria L'Attico di Bruno Sargentini: - Galleria L'Attico, Piazza di Spagna 20, 1957-1968, ma dal 1966 solo Fabio - Galleria L'Attico Senior, Via del Babuino 114, 1966-[1973] - Galleria L'Attico - esse arte, Via del Babuino 114, [1973]-1984; di Fabio Sargentini: - Galleria L'Attico, Piazza di Spagna 20, 1966-1968 - Garage di via Beccaria, 1968-giugno 1976 - Galleria L'Attico, via del Paradiso, aprile 1972- .
  • Modalità di acquisizione
  • Il fondo è stato donato alla Galleria Nazionale di Roma, con atto formale, nel novembre 2017 da Fabio Sargentini.
  • Contenuto
  • La documentazione testimonia l'attività della Galleria L'Attico, della Galleria Senior, anche se in minima parte, e della rinata Galleria L'Attico - esse arte.
  • Ordinamento e struttura
  • Il fondo è arrivato in Galleria Nazionale strutturato in tre blocchi: il primo composto da 45 faldoni, il secondo da 32 ed il terzo da 6. Il primo blocco era costituito soprattutto dalla documentazione afferente alla Galleria L'Attico del primo periodo, quella di piazza di Spagna. Presente anche documentazione relativa alla Galleria Senior di via del Babuino 114. Il secondo blocco era relativo soprattutto a materiale bibliografico (bb. 24): cataloghi di altre gallerie e fascicoli intestati ai singoli artisti; una parte consistente riguardava i cataloghi delle mostre a L'Attico - esse arte dal 1978 al 1984. Presente anche corrispondenza e documentazione legata prevalentemente all'organizzazione di mostre e afferente al periodo della Galleria L'Attico - esse arte. Il terzo blocco riguardava soprattutto materiale fotografico relativo agli anni '80. Tenuto conto sia della documentazione sia di questa organizzazione a blocchi è stato possibile dare una struttura al fondo che collima, in linea di massima e non con una demarcazione netta, con la storia, i cambiamenti di denominazione e di sede della galleria L'Attico sotto la direzione di Bruno Sargentini. Nella I Sezione, denominata L'Attico, si trova materiale quindi sia del periodo in cui la galleria era in piazza di Spagna sia del periodo in cui la galleria era in via del Babuino 114 come Galleria Senior. Non è stato possibile delimitare le carte della Galleria Senior senza dover stravolgere i fascicoli originali. Si è scelto di preservare l'originalità della organizzazione della documentazione. Nella II Sezione, denominata L'Attico - esse arte, la documentazione era già separata dal resto in quanto faceva parte del secondo e del terzo blocco. Le unità di conservazione già estrinsecamente rispecchiavano una diversa struttura del fondo, confermata poi in sede di ordinamento, schedatura e analisi della documentazione. I faldoni del primo blocco, ora il corpus della I Sezione del fondo, erano in tela chiara con lacci su tre lati e di dorso dalle dimensioni piccole (6 cm), molti in pessime condizioni. Quelli del secondo blocco erano faldoni Resisto con chiusure in metallo (in parte coperte di ruggine), prive di numerazione di corda, ma con indicazioni sul dorso piuttosto pertinenti. Quelli del terzo blocco erano in cartone e con lacci (12 cm di dorso), privi di numerazione di corda e con indicazioni sul dorso pertinenti solo in parte. Presente oltre al materiale fotografico e riproduzioni di opere d'arte su vari supporti, anche rassegna e ritagli stampa. A loro volta, la prima e la seconda sezione sono state organizzate in modo più o meno speculare, tenuto conto della documentazione presente in entrambe. Il fondo risulta dunque così strutturato: I Sezione: Galleria L'Attico - Serie 1. Artisti -- ss. 1. Artisti italiani -- ss. 2. Artisti stranieri -- ss. 3. Contratti con i pittori - Serie 2. Gallerie e musei -- ss. 1. Gallerie e musei italiani -- ss. 2. Gallerie e musei e rapporti con l'estero - Serie 3. Enti e associazioni - Serie 4. Critici e annunci mostre - Serie 5. Rapporti con professionisti e privati -- ss. 1. Fotografi -- ss. 2. Librerie -- ss. 3. Corniciai e ditte - Serie 6. Attività amministrativa-gestionale -- ss. 1. Abbonamenti e pubblicità -- ss. 2. Spedizioni e trasporti -- ss. 3. Tipografie -- ss. 4. Amministrazione -- ss. 5. Elenchi II Sezione: Galleria L'Attico - esse arte - Serie 1. Pittori - Serie 2. Gallerie e musei - Serie 3. Enti e associazioni - Serie 4. Critici e professionisti - Serie 5. Materiale preparatorio per mostre e cataloghi - Serie 6. Cataloghi e rassegna stampa III Sezione: Cataloghi e pubblicazioni.
  • Strumenti archivistici
  • Inventario a cura di Lucia R. Petese, Roma, 2019.