"**Cecchi Pieraccini Leonetta (pittrice)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 455
  • Data
  • 03 agosto 1923 - 20 maggio 1940
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 41 , cc.: 46
  • Descrizione
  • lettere, cartoline, busta da lettere
  • Contenuto
  • Corrispondenza di Leonetta Cecchi Pieraccini a Fernanda e Ugo Ojetti:
     ventotto lettere, sette cartoline, quattro cartoline postali, due biglietti, una busta da lettera (diciannove lettere, sei cartoline, tre cartoline postali, un biglietto sono indirizzati a Fernanda; otto lettere, una cartolina, una cartolina postale, un biglietto sono indirizzati a Ugo).
     In una lettera (datata 18 ottobre 1923) scritta in parte da Leonetta e in parte, dattiloscritta, da Emilio Cecchi si augura a Fernanda una pronta guarigione. Nella lettera manoscritta del 24 dicembre 1923 Leonetta scrive, "commossa e turbata" dalla "benevola e acuta attenzione" che Ojetti ha avuto per il suo lavoro, "la mia pittura è stata una cosa che mi ha accompagnato nella vita, riempiendo gli spazi liberi delle occupazioni domestiche, dubito ora se non mi converrà farle un pochino più di posto". Nella lettera del 3 aprile 1928 la pittrice è lusingata delle parole di Ojetti di plauso per il ritratto di Pancrazi e la proposta di mettersi, anche lui, a disposizione del suo pennello. (riferimenti al ritratto anche nella lettera del 29 marzo 1930).
     In una (datata 16 novembre 1928) fa riferimento alla possibilità che il critico possa scrivere una presentazione della mostra personale che si terrà a Milano presso la "Fiera Letteraria". In una lettera fa riferimento all'incidente in cui sono stati coinvolti i coniugi Ojetti e gioisce dello scampato pericolo.
     In una lettera invita Fernanda e Ugo Ojetti alla mostra che la vede tra i partecipanti, a Palazzo delle Esposizioni a Roma. In una (datata 25 novembre 1934) Leonetta li ringrazia per l'acquisto di una sua opera, fa inoltre riferimento alla dedica di un libro di Ugo Ojetti, a lei e al marito; chiede infine informazioni sulla riuscita della spedizione dell'opera acquistata, "Baldini," perché teme che possa essere stato inviato, dalla redazione di "Fiera", un altro dipinto, "Ungaretti", che era lì in attesa che Giorgio Nicodemi riuscisse a farlo acquistare dal Castello Sforzesco di Milano, avendo ricevuto dalla stessa redazione la risposta per l'acquisto dal Castello sforzesco per il "Baldini". Il dipinto "Baldini" è citato in un'altra lettera in cui la pittrice racconta di voler organizzare una mostra dei suoi ritratti di artisti e letterati, e di avere bisogno anche di quello acquistato dai coniugi Ojetti.
     Delle lettere a Ugo Ojetti, in una, lo invita a presenziare ad una sua esposizione a Milano, e, in un'altra, ad una mostra dei Sindacati presso Palazzo delle Esposizioni a Roma (datata 10 maggio 1932).
     In una lettera (28 giugno 1934) Leonetta chiede a Ojetti di consigliare a Firenze l'acquisizione di una delle sue opere esposte durante la Biennale di Venezia; in un'altra (datata 29 agosto 1935) lo ringrazia per aver suggerito l'acquisto di un dipinto, esposto alla Quadriennale, alla Galleria Moderna di Firenze. Nella lettera datata 9 giugno 1934, la pittrice descrive ad Ojetti un suo dipinto, "Il Campanile".
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 17
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Si segnalano: lettera (datata 29/08/1939) in cui si annuncia che la Galleria moderna di Firenze ha acquistato un suo quadro esposto alla Quadriennale.
       Una lettera è scritta su carta rosa, due su carta Fabriano; una su carta intestata "Libreria della Fiera Letteraria". Delle cartoline, una ha per soggetto una veduta di Roma, tre di Firenze, una di Cecina, una di Venezia, una raffigurante "L'Annunciazione" di Filippo Lippi a Palazzo Venezia di Roma, una dell'opera di Giulio Romano "L'incoronazione della vergine" alla Pinacoteca Vaticana.
  • Immagini