Yelensky Kostantin
  • Livello
  • unità archivistica
  • Data
  • 15 luglio 1952 - 17 luglio 1983
  • Soggetto produttore
  • Clerici Fabrizio
  • Consistenza
  • docc.: 52 , cc.: 91
  • Descrizione
  • 37 lettere manoscritte, 1 lettera dattiloscritta, 1 testo dattiloscritto, 10 cartoline illustrate manoscritte, 3 biglietti manoscritti e 14 buste da lettera
  • Contenuto
  • Il primo documento datato, 15 luglio 1952, è una poesia in francese di Yelensky intitolata "Sonnet pour Fabrizio".
     Nella lettera del 22 novembre 1952 Yelensky scrive a Clerici che legge spesso le sue lettere a Leonor [Fini] e che è molto triste per la notizia della sua salute cagionevole. Gli racconta della festa in onore di Sergio organizzata la settimana precedente dalla Lepre [Stanislao Lepri] dove erano presenti anche Anna Magnani, Cesare (?) e anche Sforzino [Sforza] che ha trovato più simpatico, seppur troppo manierato, e che gli ha raccontato del suo viaggio a Napoli insieme a Clerici. Gli racconta della storia d'amore tra Sergio e Wa-Wa, il fratello piccolo di Eddy Brofferio, e dell'imminente partenza di Sergio per il Cile. Yelensky scrive di passare le sere con Leonor [Fini] a leggere e che molte persone sono diventate insopportabili, fatta eccezione per Lepri [Stanislao] e Clerici stesso che però non abita a Parigi. Gli racconta della mostra di Leonor Fini che chiudeve quel giorno e di una bellissima mostra organizzata al Petit Palais sulla collezione dell'olandese Van Beuningen. Nomina un dipinto di Clerici sulla Santa Cecilia Velata e gli racconta dei loro gatti.
     Nella lettera del 3 marzo [1953] Yelensky risponde a una lettera di Clerici dall'Egitto. Yelensky scrive di sognare un bel viaggio in compagnia di Clerici, Lepre [Stanislao Lepri] e Leonor [Fini] e gli racconta d una conversazione sull'amicizia che ha intrattenuto durante una cena "ridicola". Racconta a Clerici della nuova serie di Leonor [Fini] che ha come protagoniste delle streghe e dei nuovi disegni della Lepre [Stanislao Lepri].
     L'8 ottobre 1953 Yelensky chiede notizie a Clerici sulla sua salute e gli racconta dei molti lavori della Gattara [Leonor Fini] per Pirandello [Luigi] e per uno spettacolo di Barrault [Jean-Louis]. Gli scrive di essere andato a teatro anche con Colombotto [Rosso Enrico] che si è addormentato accanto a Lise Deharme. Gli racconta di una cena organizzata da Peyrefitte [Roger] insieme al suo editore Gaston Bonheur, proprietario di Paris-Match, dove è andato con Leonor [Fini] "vestita da pavone" che spiccava "tra le galline mogli" degli altri invitati. Infine gli racconta di essere stato con Sforzino [Sforza], Enrico [Colombotto Rosso] e Corinne (?) per organizzare i lavori per la casa in campagna.
     Il 25 settembre 1954 Yelensky scrive a Clerici dopo una loro chiamata per discutere nuovamente circa l'articolo "schifoso" pubblicato sul Giornale d'Italia e che secondo lui è stato storpiato da Pugliese che ha cambiato le parole dettategli da Leonor [Fini]. Inveisce contro de Mandiargues [André Pieyre] e sua moglie e ringrazia Clerici di aver preso la loro parte e aver chiamato subito lui e Leonor [Fini] dopo aver letto l'articolo, affermando di non voler più vedere i Mandiargues. Infine gli chiede quindi di scrivere a de Mandiargues [André Pieyre] per affermare la sua disapprovazione.
     Nella lettera del 25 dicembre 1954 Yelensky ringrazia Clerici di avergli inviato dei gatti (disegni?) e si augura di incontrarlo presto in quanto sono tutti nostalgici e desiderosi di vederlo. Gli racconta delle sventure avvenute con il padre che l'hanno rattristato e anche spaventato ma che è riuscito a superare grazie alla Gattara [Leonor Fini] e alla Lepre [Stanislao Lepri].
     Il 27 ottobre [1954] Yelensky ringrazia Clerici di avergli inviato la copia della lettera dell'ignobile de Mandiargues [André Pieyre] e si augura che Leonor [Fini] possa rispondere in qualche rivista. Gli ricorda i lavori per le scenografie e i costumi che Leonor [Fini] ha realizzato per due spettacoli che saranno presentati nei giorni successivi. Infine augura a Clerici una buona ripresa dalla sua malattia e gli racconta di essere in compagnia della Lepre [Stanislao Lepri] e di Sergio.
     Nella lettera del 1 gennaio 1955 Yelensky scrive a Clerici di sapere che la sua mostra sta avendo un grande successo e gli racconta delle feste passate a Torino con Enrico [Colombotto Rosso] nella sua casa in montagna dove purtroppo, durante un'escursione, Stanislao [Lepri] è scivolato su una roccia e si è rotto il bacino per cui ora si trova nell'Ospedale Maria Vittoria e dove sarà accudito da Enrico [Colombotto Rosso] perché lui e Leonor [Fini] dovranno tornare a Parigi. Gli descrive i bei ritratti a cui Leonor [Fini] sta lavorando e dice di aver visto alla Bussola la monografia di Clerici che pare molto bella e di cui apprezza molto il disegno di sua nonna con un gattino. Nomina il meraviglioso libro di Brion [Marcel] su Leonor [Fini], edito da Pauvert, di cui però non ama le riproduzioni a colori ma di cui sono già state comprate almeno mille esemplari in dieci giorni. Ricorda la mostra di Leonor Fini alla Galleria Drouant-David di Parigi che ha avuto molto successo, sia di vendite che di critica. Gli racconta che Leonor [Fini] ha lavorato alle scenografie e ai costumi dello spettacolo "Mal court" di Audiberti [Jacques] ripreso da Vitaly [Georges] e che Yelensky ha definito il più grande trionfo da lui visto in teatro a Parigi. Infine gli racconta del suo lavoro di scrittore per varie riviste straniere e gli chiede di raccontargli qualcosa dell'America e di scrivere a Lepri [Stanislao].
     Il 5 maggio 1955 Yelensky scrive a Clerici di ammirare profondamente il suo Taccuino Orientale e si dichiara "infantilmente" felice di essere suo amico e di provare questa sensazione di legame profondo solo con lui, con Lepre [Stanislao] e con Sergio, oltre che con Leonor [Fini]. Gli racconta degli ultimi mesi, del viaggio a Monaco, della mostra a Parigi sulle collezioni americane di pittura francese dell'Ottocento, e della loro vita sociale che è limitata in quanto stanno lavorando molto. Gli scrive che Leonor [Fini] ha realizzato in questi mesi i più bei quadri della sua vita e gli annuncia la mostra che sarà organizzata nella Galleria Drouant-David a novembre e gli scrive della monografia su Leonor [Fini] che Marcel Brion sta scrivendo e che sarà edito da Pauvert. Infine gli scrive di essere curioso della Turandot a cui Clerici ha lavorato.
     Nella lettera del 6 giugno 1955 Yelensky scrive a Clerici della morte di suo padre avvenuta il 29 maggio a Londra dove si trovava anche lui per aiutare il padre a trovare una casa di convalescenza. Gli scrive di aver ricevuto supporto e affetto dalla Gattara [Leonor Fini] e dalla Lepre [Stanislao Lepri]. Infine descrive la Gattara [Leonor Fini] come una "drogata di purghe".
     Nella cartolina timbrata 8 gennaio 1956, da Bologna, Yelensky ricorda a Clerici del loro breve ma intenso incontro.
     Il 24 gennaio [1956] Yelensky scrive a Clerici circa il suo viaggio in America e gli racconta che Leonor [Fini] partirà la domenica successiva per visitare la Lepre [Stanislao Lepri] a Torino e che lui li raggiungerà a inizio febbraio prima di spostarsi per l'Italia. Gli chiede quindi di raggiungerli da Milano e gli scrive di aver letto un testo di Carrieri [Raffaele] e che presto leggerà quello di Brion [Marcel]. Yelensky invia quindi un numero di Preuves a Clerici con un suo articolo sui libri di Baltrušaitis [Jurgis] e gli preannuncia che scriverà qualcosa circa il libro di Brion [Marcel] e sul Taccuino Orientale di Clerici. Infine gli racconta dei costumi a cui Leonor [Fini] sta lavorando per lo spettacolo "Les amants puérils" di Fernand Crommelynck.
     Nella cartolina timbrata 2 febbraio 1956 e spedita da Parigi Yelensky insieme a Leonardo (?) scrive a Clerici di alcune vecchie fotografie e del suo successo a New York.
     Nella cartolina del 31 maggio 1956 Yelensky scrive a Clerici di avergli trovato una casa da affittare ad Ischia vicino alla loro.
     Nella cartolina scritta un mercoledì [1956] Yelensky invita Clerici a raggiungerli e nomina Roland [Petit].
     Il 20 dicembre 1956 Yelensky scrive a Clerici dopo aver saputo dell'esaurimento nervoso della madre e gli rimprovera di non sentirsi più tanto spesso. Si augura di passare insieme le feste, in compagnia anche di Enrico [Colombotto Rosso] ed Uga, e gli racconta di non apprezzare più tanto la vita mondana e che piuttosto preferirebbe passare del tempo in sua compagnia.
     Il 3 gennaio 1957 Yelensky ringrazia Clerici per i bei momenti passati insieme a Roma e nomina la serie del Tempio dell'Uovo. Gli racconta che di ritorno a casa ha trovato la Gattara [Leonor Fini] a lavoro sui decors della "Mégère apprivoisée" e lo informa che la mostra di Stanislao [Lepri] si era conclusa il giorno precedente con sei quadri e qualche disegno venduti.
     Nella lettera del 15 aprile 1957 Yelensky scrive a Clerici a proposito del successo della sua mostra a Milano e spera che possa raggiungere lui, Lepre [Stanislao Lepri], Leonor [Fini] e Leonardo Cremonini a Bordeaux. Gli racconta del bel periodo passato in Corsica con Leonor [Fini] e dei lavori di ristrutturazione nel convento di Nonza per cui si augurano che Clerici vada a trovarli in estate.
     Nella cartolina del 15 luglio 1957 Yelensky scrive da Nonza invitando Clerici a raggiungerli, visto che presto arriveranno anche Uga ed Enrico [Colombotto Rosso] e gli chiede se ha ricevuto il libro di Baltrusaitis [Jurgis] che gli aveva spedito.
     Il 14 ottobre 1957 Yelensky racconta a Clerici del successo dello spettacolo "Mégère apprivoisée" di Audiberti [Jacques] con scenografie e costumi di Leonor [Fini], e recitato da Suzanne Flon e Brasseur [Pierre] e si augura che possa vederlo presto. Yelensky scrive a Clerici in seguito alla morte di Longanesi [Leo] e di Pavlik [Tchelitchew Pavel] e nomina Uga (?) e la loro estate passata insieme. Gli racconta di annoiarsi a Parigi, di non apprezzare la compagnia della gente e dell'ultimo quadro di Leonor [Fini] di cui Clerici potrà farsi un'idea grazie al catalogo di una mostra di Fini a Torino. Infine lo aggiorna sul suo lavoro sia come scrittore per delle riviste straniere che come traduttore di una pièce di Genet [Jean] che sarà recitata a Varsavia.
     Nella lettera del 25 novembre 1958 Yelensky informa Clerici della disgraziata morte della loro gatta "fatata" Melusine e gli racconta dello stato di disperazione in cui si trovano, soprattutto Leonor [Fini]. Ricorda la morte, nello stesso anno, dell'altro gatto Tigre e gli dà notizie sugli altri gatti che vivono con loro. Yelensky chiede a Clerici notizie sulla mostra di Torino e gli racconta che Sherban [Sidery] è tornato da Roma con un quadro di Berman [Eugene] che non è piaciuto molto. Gli chiede se potrà andare a Parigi a febbraio per la mostra di Leonor [Fini] e gli scrive che potrà dormire nelle sue stanze, dove ha già soggiornato anche Boby Bazlen.
     Il 27 maggio 1959 Yelensky scrive a Clerici di essere felice del loro incontro e gli dà notizie sulla rivista Preuves che vorrebbe pubblicare un racconto di Libero de Libero illustrato da Clerici per il prossimo numero di agosto, nonostante creda che sarà rimandato di qualche mese. Lo informa che solo i suoi disegni a penna potranno essere riprodotti e lui vorrebbe sceglierne dieci per cui gli manderà una lista appena sarà pronto l'accordo. Infine gli chiede di inviargli una notizia biografica di Libero de Libero e nomina Pao [Ying Wang] e Federico [Veneziani].
     Il 12 giugno [1959] Yelensky scrive a Clerici da Nonza dove si trova con cinque gatti, Leonor [Fini], Lepre [Stanislao Lepri] e Lidia (?). Gli racconta che durante il viaggio si sono fermati a Marsiglia dove hanno visitato la bella mostra di Picasso [Pablo] e gli descrive la nuova stanza-atelier a Nonza di Leonor [Fini] e di Lepri [Stanislao]. Lo informa sui suoi prossimi spostamenti tra cui compare anche Roma dove spera di incontrarlo e cenare in compagnia anche di Libero [De Libero] e Uga.
     Il 14 luglio 1959 Yelensky scrive a Clerici sul treno che lo sta portando a Parigi dopo essere stato pochi giorni in Corsica e poi a un convegno di scrittori in Provenza. Gli racconta di aver incontrato Enrico Colombotto [Rosso] sul traghetto per Bastia e della sorpresa fatta a Leonor [Fini] che si trovava già in compagnia di Suzanne Flon e Lepre [Stanislao Lepri]. Scrive a Clerici di avergli raccontato del loro incontro a Roma e della cena con Elsa [Morante] e si dichiara molto felice, come gli altri vacanzieri, di sapere che Clerici andrà a stare con loro qualche giorno in Corsica. Yelensky scrive di star leggendo "Una vita violenta" [di Pier Paolo Pasolini] e che appena arrivato a Parigi gli invierà il Max Ernst. Infine gli fa sapere che la pubblicazione con il testo di Libero [De Libero] con i suoi disegni uscirà probabilmente nel numero di settembre.
     Nella lettera del 23 agosto 1959 Yelensky ricorda i bei giorni passati con Clerici a Nonza e gli chiede di andare di nuovo a trovarli quando non ci saranno altre compagnie, come è successo invece durante il suo ultimo soggiorno dove si trovavano ancora i Siné [Bob e Anik]. Gli racconta che negli ultimi giorni, piovosi, Leonor sta ritraendo Anik [Siné], Lepri [Stanislao] ha ripreso un quadro con un combattimento, Bob [Siné] sta illustrando il codice penale e lui sta scrivendo e leggendo. Lo informa che presto arriveranno gli Sforza [Sforzino e la moglie?] e gli racconta dei gatti.
     Nella cartolina del 15 luglio [1960] Yelensky scrive da Nonza a Clerici che ha saputo che sarà pubblicato, in sua assenza e quindi senza la sua supervisione, il testo di Libero [De Libero] con i disegni dell'artista per cui gli chiede l'indirizzo dello scrittore per poterlo contattare. Infine lo informa che in Corsica sono arrivati anche Sforzino [Sforza] ed Enrico [Colombotto Rosso].
     Il 23 agosto [1960] Yelensky scrive a Clerici di essere triste di non averlo incontrato nei giorni del suo soggiorno in Corsica e lo ringrazia delle belle parole che ha rivolto nei confronti di Leonor [Fini], che secondo lui sta vivendo il suo miglior periodo creativo. Infine gli scrive di avergli inviato delle copie di Preuves e gli racconta dei due giorni passati in campagna da Max Ernst e dei suoi nuovi bei quadri, di cui apprezza molto "Esplosione in una chiesa".
     Nella lettera del 12 luglio [1964] Yelensky si complimenta con Clerici del suo volume "Leptis Magna" che ha ricevuto grazie a Sforzino [Sforza], in compagnia di Anne (?), e gli dice di aver letto il testo di Bianchi Bandinelli [Ranuccio] e di apprezzare molto le sue fotografie. Lo informa che con loro a Nonza c'è anche Enrico [Colombotto Rosso] e si dimostra felice di aver avuto sia lui che Clerici in Corsica. Infine lo aggiorna sui suoi spostamenti verso Parigi e sul suo ritorno in Corsica a fine agosto per la festa di Leonor [Fini].
     L'8 novembre 1966 Yelensky scrive tristemente a Clerici della morte della loro gatta Florina che avevano trovato quindici anni prima in una pensione sul Monte Mario, poco dopo il primo incontro con Leonor [Fini] sotto a un quadro di Clerici alla Quadriennale.
     Nella lettera [del luglio 1967] Yelensky scrive a Clerici di aver visto, grazie a Leonor [Fini] il progetto di un suo costume che adora e gli scrive di essere molto contento di trovarlo a Nonza al suo ritorno. Gli scrive che quella sera cenerà con Eddy [Brofferio] ed Hectorino (?) e nomina Editha [Dussler?].
     Il 4 gennaio 1968 Yelensky scrive a Clerici dopo aver saputo dalla Lepre [Stanislao Lepri] che si trova a letto malato. Gli scrive di essere stato molto contento del loro incontro e gli chiede un consiglio per un regalo.
     Nella lettera del 6 marzo 1969 Yelensky scrive a Clerici in qualità di membro del comitato della redazione della rivista Preuves e chiede formalmente all'artista di finanziare, anche con un'offerta minima, la rivista per poter continuare a stampare.
     L'8 ottobre 1971 Yelensky scrive a Clerici della morte di Malvina [Braun], mamma di Leonor Fini che è ancora scossa. Lo aggiorna sugli ultimi preparativi per la mostra di Leonor [Fini] alla Gallerie Verrière che aprirà il 3 novembre e lo informa che presto usciranno contemporaneamente tre libri su e intorno a Leonor Fini. Infine gli scrive che andrà a Torino, dove sarà ospitato da Enrico [Colombotto Rosso], per una conferenza internazionale organizzata dalla Fondazione Agnelli e lo informa che sta aspettando il suo catalogo da Basberg (?).
     Il 10 agosto 1977 Yelensky scrive a Clerici da Nonza dopo aver letto la bella lettera che aveva spedito a Leonor [Fini] dove le raccontava del suo viaggio in Russia. Gli racconta di aver parlato di lui la settimana passata con Sforzino [Sforza] che è ricoverato a Basilea dove ha subito il secondo intervento per rimuovere un tumore. La lettera continua, datata 12 [11] agosto, perché Yelensky era stato interrotto da una commovente lettera di Sforzino [Sforza] indirizzata a Leonor [Fini] per cui Yelensky chiede a Clerici di scrivere all'amico malato.
     Nella successiva lettera del 25 agosto 1977 Yelensky scrive a Clerici dopo aver saputo del suo scambio epistolare con Sforzino [Sforza] e gli racconta di come abbia trovato l'amico, purtroppo malato, in ottime condizioni creative e con un fervido slancio all'immaginazione. Infine gli racconta dell'annuale festa della Gattara [Leonor Fini] organizzata la sera precedente e dell'imminente partenza per Parigi fissata per il 30 agosto.
     Il 31 dicembre 1977 Yelensky scrive a Clerici da Saint Dyé e gli racconta della morte di Sforzino [Sforza] e dell'ammirazione cresciuta nei confronti di Anne (?) che è rimasta sempre coraggiosamente a fianco del compagno malato. Gli racconta del suo nuovo lavoro presso l'Institut national de l'audiovisuel di cui è presidente il suo amico Pierre Emmanuel. Gli allega un suo scritto su Ernst Fuchs pubblicato su Connaissance des Arts nel numero del novembre del 1977.
     Nella cartolina del 15 settembre 1982 Yelensky scrive da Saint Dyè dove si trova per l'estate e dice a Clerici di aver visitato una cittadina che ricordava le idee architettoniche di Hubert Robert e di Piranesi [Giovanni Battista].
     Nella cartolina del 17 luglio 1983 Yelensky scrive a Clerici di aver apprezzato molto il loro incontro a Ferrara e si augura che possa raggiungerli a Saint Dyè a settembre.


     Nel biglietto non datato Yelensky informa Clerici che Waldberg [Patrick] è pronto e disposto a scrivere una prefazione per lui. Gli scrive in merito alla Galleria Mona Lisa che espone i surrealisti anche se gli scrive di preferire la Galleria Desbières. Infine gli dice che gli ha mandato un libretto di Beardsley [Aubrey] e che la settimana successiva gli invierà un libro di disegni di Bellmer [Hans] con una prefazione scritta da lui.
     In un altro biglietto datato 7 (mese e anno non specificati) Yelensky chiede a Clerici notizie della vacanza a Nonza dato che è assente per qualche giorno.
     Nella lettera del 19 giugno (anno non specificato) da Nonza, Yelensky scrive a Clerici in seguito alla morte della propria madre e si augura di incontrarlo presto in Corsica. Infine gli scrive che probabilmente partirà con Leonor [Fini] e con la Lepre [Stanislao Lepri] per una cura a Chateau-Guyon.
     Nella lettera del 13 agosto (anno non specificato) Yelensky scrive a Clerici da Nonza dove ricorda la brutta lite scatenata da Leonor [Fini] a causa dell'assenza in Corsica di Clerici stesso. Nomina Elsa [Morante] come "infida" e anche Sergio e Bill [Morrow]. Si dice molto triste dell'avvenuto, così come la Lepre [Stanislao Lepri] e gli chiede di trascorrere in loro compagnia almeno una settimana all'anno in Corsica.
     In una lettera non datata Yelensky scrive a Clerici di aver letto un articolo su Combat circa il nuovo realismo italiano a cui però Leonor [Fini] e Clerici stesso non sono associati, a differenza invece di Lepre [Stanislao Lepri]. Gli racconta di essere diventati amici con Fuchs [Ernst] e di apprezzare sia la sua persona che i suoi quadri. Nomina una mostra collettiva, in cui esporranno probabilmente Clerici e anche Leonor [Fini], e gli propone delle idee per il catalogo: un testo di Mirceo Eliade, uno di Edgar Wind e infine un testo-manifesto che Yelensky vorrebbe scrivere insieme a Leonor [Fini] e Fuchs [Ernst] e che spera di poter far visionare a Clerici. Gli racconta del prestigio che ormai Leonor [Fini] ha acquisito tra diverse riviste e critici, come Paulhan [Jean], e si augura che la mostra collettiva sia un modo per mettere in luce il gruppo di artisti in questione, che secondo Yelensky sono superiori agli altri artisti premiati dalla critica parigina ed europea. Gli racconta dei suoi articoli per Preuves e dei suoi altri lavori e gli annuncia che gli invierà una sua critica su Tobino [Mario]. Infine gli racconta di un quadro della Lepre [Stanislao Lepri] e dei divertenti momenti passati insieme a María Félix e gli chiede di andare qualche giorno da loro in occasione della mostra.
     In una lettera non datata Yelensky ricorda con gioia i bei giorni passati insieme a Clerici, Leonor [Fini] e Stanislao Lepri tra Urbino e Ferrara e gli racconta della difficoltà di ritornare a lavorare dopo la vacanza. Nomina le sue dimissioni dalla FAO.
     Nella lettera non datata e scritta una domenica da Torino Yelensky scrive a Clerici dopo aver passato dei giorni insieme e gli ricorda di andare a trovarli a Parigi una volta tornato dall'America. Gli racconta di essere andato con Lepri [Stanislao], Leonor [Fini] e Enrico [Colombotto Rosso] a Cottolengo in un ospizio e un orfanotrofio e di aver fatto visita a Mario Tazzoli che ha un disegno di Clerici.
     Nella lettera del 1 luglio (anno non specificato) da Villevaudé Yelensky scrive a Clerici di essere in compagnia di Leonor [Fini], Lepre [Stanislao Lepri], Enrico [Colombotto Rosso], Sergio e del pittore astratto Roland Bouvier. Gli racconta degli spettacoli organizzati per Leonor Fini e dei nuovi quadri di quest'ultima che secondo lui sono trai suoi migliori. Gli annuncia la prossima mostra [di Leonor Fini?] che si terrà a novembre, lo informa di un articolo elogiativo su Lepre [Stanislao Lepri] e gli dice di aver letto un libro di Jurgis Baltrušaitis che gli farà avere attraverso Enrico [Colombotto Rosso].
     Della lettera con l'intestazione dell'Hotel de la paix di Ginevra è presente solo la seconda pagina. Nell'estratto Yelensky scrive a Clerici circa il gatto Florine e lo ringrazia dell'affetto. Gli scrive di aver apprezzato i suoi disegni dei "Giudizi" e quelli per l'Orlando Furioso. Lo informa di aver contattato un editore per un libro con delle illustrazioni di Aubrey Beardsley. Gli racconta di essere a Ginevra con Leonor [Fini] in occasione dell'apertura, il giorno successivo, della sua mostra alla Galleria Jolas di Ginevra dove però crede che non venderà molto. Gli racconta di aver parlato di lui al telefono con Waldberg [Patrick] e gli annuncia di un'ipotetica mostra al Point Cardinal di cui vorrà parlare una volta tornato dalla Svizzera. Infine nomina la mostra della Lepre [Stanislao Lepri] che inaugurerà il 22 (mese e anno non specificati) e a cui spera possa andare.
     Nella lettera scritta un venerdì Yelensky racconta a Clerici della festa dei Cabrol a cui è andato e per cui Lepre [Stanislao Lepri] ha realizzato dei disegni e Leonor [Fini] dei costumi. Gli racconta degli ospiti presenti tra cui Dior [Christian] e Balmain [Pierre] e degli spettacoli e balli organizzati per l'occasione.
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore faldone
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Il sonetto dattiloscritto datato 15 luglio 1952 è scritto in francese e presenta le correzioni degli accenti aggiunte a penna nera.
       La lettera del 3 marzo [1953] presenta alla fine delle righe la cui calligrafia è di Leonor Fini ma di cui manca la conclusione, forse su un altro foglio mancante.
       Alla fine della lettera del 27 ottobre [1954] ci sono dei saluti a penna da parte di Leonor [Fini], Stanislao [Lepri] e Sergio.
       Nella prima pagina della lettera del 1 gennaio 1955 c'è un saluto a penna del Lepre [Stanislao] e nell'ultima pagina ci sono i saluti di Leonor [Fini].
       Sul retro della lettera del 20 dicembre 1956 è disegnata una planimetria a matita.
       La cartolina del 15 luglio 1957, da Nonza, è firmata anche da Leonor [Fini] e Stanislao [Lepri].
       Alla fine della lettera del 14 ottobre 1957 ci sono delle righe di Stanislao Lepri e un saluto di Leonor Fini.
       Sul retro della lettera del 27 maggio 1959 Yelensky ha disegnato una prova di impaginazione con la disposizione del testo e delle immagini.
       La cartolina del 15 luglio 1960 è scritta anche da Sforzino [Sforza] che ha continuato le sue righe sul verso.
       La lettera dell'8 novembre 1966 è parziale. E' presente solo la prima pagina.
       La lettera del 6 marzo 1969 è in francese e porta l'intestazione della rivista mensile Preuves.
       La cartolina timbrata 15 settembre 1969 da Chatelguyon è firmata anche da Stanislao [Lepri] e Leonor [Fini].
       La cartolina dell'11 febbraio 1981 è scritta e firmata da Leonor Fini e da Yelensky ed è inviata da Quiberon.
       La cartolina del 15 settembre 1982 è firmata anche da Leonor [Fini].

       Una lettera non datata è terminata con un'aggiunta di Stanislao Lepri che saluta Clerici.
       La lettera non datata e scritta una domenica a Torino presenta un disegno a penna nera del muso di un micio, due disegni di pupazzetti e i saluti intorno al foglio di Enrico [Colombotto Rosso], Stanislao [Lepri] e la Gattara [Leonor Fini].
       La lettera del 1 luglio presenta due disegni a penna blu schizzati e i saluti nell'ultima pagina della Gattara [Leonor Fini].
       Della lettera con l'intestazione dell'Hotel de la paix di Ginevra è presente solo la seconda pagina.
       La lettera scritta un venerdì presenta alla fine delle righe di saluti della Gattara [Leonor Fini].