Giulio Aristide Sartorio a Pietro Giorgi
- Livello
- unità documentaria
- Numero definitivo
- 16
- Tipologia
- lettera
- Data
- [1][maggio][1884]
- Autore
- Sartorio Giulio Aristide
- Firma
- G A Sartorio
- Destinatario persona
- Giorgi Pietro
- Consistenza
- cc.: 2 , pagg.: 5
- Descrizione
- Lettera manoscritta di due fogli (27x20,9) di 8 facciate su carta vergata avorio, con inchiostro nero e schizzi.
 Foglio a
 Il foglio è danneggiato. Risulta diviso in tre parti. Due di 15x11, una di 15x10,5.
 1 facciata in basso a destra c'è uno schizzo di donna di profilo con un foulard e grandi orecchini (3,5x7) ripresa da un quadro di Benjamin Constant.
 2, 3, 4, facciata inchiostro nero.
 Foglio b
 Il foglio è composto di due facciate. Risulta danneggiato e diviso in due parti. Una di 15x11, l'altra di 15x10,5.
 1, 2, facciata inchiostro nero.
 l
- Stato di conservazione
- mediocre
- Contenuto
- E' stato al vernissage del Salon. Commenta molti quadri e artisti.
- Lingua
- Italiana
- Note
- Trascrizione:
 14 a 1° facciata
La generalità e fredda insignificante meno / che mediocre = anacronismi, brutto disegno / pessimo colore. L'eccezioni sono artisti. / C'è un quadro di Benjamin / Constant = un'arem uno splendore / non lo capiscono / L'aria è oscura l'ambiente saturo di / donne che hanno dormito, un'intona - / zione di luogo chiuso meravigliosa / in un'angolo una mora accucciata, avanti una bruna che si / alza sveglia, di qua / una donna dai capelli / rossi mezzo addormentata / e nel colore che ove non fosse / giustissimo sarebbe oscuro / nero, un raggio di sole vero evidente /
 14 a 2° facciata
Ho veduto i quadri di Gerôme / Si esclama li avanti: che peccato che non / sia pittore / M'immagino dipinto bene quel suo / quadretto del deserto di notte / La notte ampia nel cielo è seminata di / stelle; e il terreno che avanti è / roccioso si stende grande immenso / ondulato. C'è una luce di luna / piena. La tigre sta qui / rigida come una sfinge egiziana / le gambe avanti incrociate con / un movimento che sa di velluto / a Ricevere quel bagno di / luce fresca i tigrotti / giocano poco lontano...
 14 a 3° facciata
Li vende una donna romani / e l'incantatore addita chi suggerisce / di più e i compratori stendono / le mani che accennano a numeri . / Dietro l'incantatore due amanuensi / uno scrive l'altro freddo insignificante / coi capelli avanti agli occhi si tocca / il labro con lo spicillo ha / una testa insignificantemente romana / Intorno i schiavi / Vedo molti quadri grandi di Flameng / è bellissimo.. di Curtru è bello / di Bougourou è disegnato di Chaplen / è decorativo ma (bestemmierò) / io farei meglio. / Vedo paesaggi bellissimi e paesaggi /
 14 a 4° facciata
orribilissimi e quadri e quadri / che sono sempre la / solita pasta che si rimugina / per tutto mi pare l'esposizione / di Roma con nomi francesi. / C'è tutto Parigi elegante / una miriade di donne chic / elegantissime si circola a disagio / fa un caldo enorme c'è / nell'aria un odore di muschio / e di essenze, un'esalazione di cuccia che da ai nervi esco / che non ne posso più. Sto in uno di quei quarti d'ora dove mi / riconosco uno stupido per essere / nato senza denari il quadro / del mille là dentro sarebbe il / quadro Se Dio si ricorda di / me!!!
 14 b 1° facciata
 Però con la mente che / sogna e questa sera / prego Dio che si ricordi di me / se mi ha dato saluto / mi mandi la forza perché sa / quello che vedo potesse / essere un giorno o l'altro / mi svegliassi artista. / Vostro G A Sartorio.
- Immagini