Giulio Aristide Sartorio a Pietro Giorgi
- Livello
- unità documentaria
- Numero definitivo
- 36
- Tipologia
- lettera
- Data
- s.d.
- Autore
- Sartorio Giulio Aristide
- Firma
- G A Sartorio
- Destinatario persona
- Giorgi Pietro
- Consistenza
- cc.: 1 , pagg.: 3
- Descrizione
- Lettera manoscritta di un foglio di 20x27 di tre facciate su carta vergata avorio.
 1, 2, 3 facciata inchiostro nero.
- Stato di conservazione
- discreto
- Contenuto
- A con sé un bambino malato. Non vuole darlo né all'ospedale, né ai genitori che se ne occupano poco. Il fratello è stato nominato tenente.
- Lingua
- Italiana
- Note
- Trascrizione
 1° facciata
Caro Giorgi / Giovedì / Avrà ricevuto stamani la lettera che gli scrissi / ieri [ ] giorno, volevo questa mattina aggiungere / qualche riga ma siccome stanco per aver dormito / poco stamattina stavo in letto gli hanno / mandata la lettera così come si trovava / e ha ricevuto le notizie in ritardo. / Proprio vero che al mondo ogni cosa è imprevedibile / e questo proprio non l'avrei immaginato in / [ ] di essere un uomo fatto e di aver / moglie e figli. / Tutto sommato e una buona lezione per non prender / moglie; perché il male di questi piccoli esseri che / non possono esprimersi bene, e che essendo figli / darebbero più dolore nel vederli soffrire e una / cosa che fa semplicemente, spavento. / Non voglio davvero affliggerlo con una descrizione / del male ma vederlo smaniare con un gemito / continuato e muovere le manine in maniera / incerta socchiudendo gli occhi è terribile. /
 2° facciata
Eccomi del resto bello e cambiato in infermiere. / La prima nottata non è stata troppo / felice dormivo, contiguo a lui; ma, [ ] / dormiva per modo di dire, e mi ha / tenuto presso che sempre occupato / vicino a lui. Mentre scrivo mi preparo alla / seconda perché quantunque molto migliorato / da ieri la smania del letto e un po di / febbre sopravvenuta gli danno /fastidio. Ieri sera il medico m'impaurì / parecchio e mi fece capire che la cosa / poteva essere seria e che era gran / responsabilità quella che mi assumevo di / farlo curare, d'altra parte mi / pare quasi un dovere e non avrei cuore / di abbandonarlo ne agli ospedali ne / ai genitori che se ne prendono molto / poco tanto più che c'è la matrigna / di mezzo. Ma tutto va per il / meglio e con un po di giorni sarà / guarito, speriamo che / Dio l'aiuti! Verrò da lei domani. /
 3° facciata
 sera. / Suo affettuoso / G A Sartorio. / Venerdì / questa sera non mi posso muovere come promesso / qui sopra. Continua lo stato incerto della / malattia e fino che non vedo risolverla / sia in bene sia in male non posso star / quieto. Riceviamo adesso una cartolina / di mio fratello il quale è stato promosso / tenente e questo ci fa piacere aspettavamo / da vari giorni questa nomina. Gliela / spedisco, che se ci sarà da giovargli in / qualche modo busserò / per raccomandazioni / alla sua porta. / Suo aff. mo G A Sartorio.
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