"**Spadini Armando (pittore), Spadini Pasqualina (moglie)"
- Livello
- unità archivistica
- Numero definitivo
- 1778
- Soggetto produttore
- Ojetti Ugo
- Consistenza
- docc.: 58
- Descrizione
- lettere, buste da lettere, biglietti da visita, telegrammi, inviti, appunti
- Contenuto
- 1. Corrispondenza di Spadini quasi tutta senza data (spesso datata a matita presumibilmente da Ojetti); dalle lettere traspare la malattia e la turbolenza emotiva del pittore; lettere (s.d.) del 1917, dove Spadini chiede a Ojetti di aiutarlo a essere utilizzato come pittore di scene di guerra; biografia manoscritta dallo stesso Spadini utile per l'assunzione come insegnante in una scuola a Firenze, posto che in seguito otterrà ma non con buon andamento, come si evince dalla lettera datata (sempre a matita) 25 novembre 1920, in cui è riportato quello che il direttore dell'istituto Comm. Salvini scrive all'artista; lettera del 3 dicembre 1919, probabilmente riferita sempre alla scuola, in cui Spadini esprime grande piacere per la "nomina di Andreotti che mi stava molto a cuore, perché senza di lui mi sarei sentito molto isolato"; il 10 novembre 1919 chiede aiuto per ottenere una sala alla Biennale di Venezia; lettera (1920) riguardo l'esposizione romana del cinquantenario; in vista di una pubblicazione di Ojetti su di lui, Spadini chiede al critico di contattare sia un certo comm. Triscornia " uomo bizzaro ma pazzo" sia De Carolis, per chiedere ad entrambi le fotografie di alcune sue opere da loro possedute; in un'altra lettera si complimenta con Ojetti della sua risposta a Maraini sulla Tribuna e aggiunge "se sapesse come sono angustiato da questa Esposizione di Milano. Oppo mi ha preso proprio alla gola. La mia sciocca voglia di una esposizione di mie pitture a Venezia era fortunatamente svanita. C'era l'idea di lavorare in silenzio fino a che non avessi prodotto qualcosa di buono, quando ecco, per il dovere di colleganza con gli amici del gruppo (?) e tante altre storie, questa benedetta esposizione di Milano [...]" e infine scrive "Era mia intenzione mandare 5 cose - i bovi di Fiano - il ritratto verde e due paesaggi 1918 che sono semplici studi per le 2 primavere che sono in Francia che rappresentavano il mese di aprile. Queste due sono da vendere, ma non prenda niente, siamo intesi, sono gli scarti della scelta fatta dal francese Prumieres che era uomo intelligente"; cenni a De Chirico e a un suo articolo su "Valori Plastici".
 2. Corrispondenza della moglie Pasqualina: tre lettere, un biglietto da visita e una busta da lettere di piccole dimensioni (25 maggio 1926 - 29 ottobre 1926). Per il contenuto si rimanda alla relativa scheda di sottofascicolo.
 Tre lettere della figlia Anna (1947) a Fernanda di saluti e ringraziamenti. Una lettera del 24 maggio 1925 di Luigia Cervone, sorella di Pasqualina e una di Dante Spadini (?) (23 aprile 1925).
 3. Altri corrispondenti: una lettera di Luigi Bottazzi (21 marzo 1925) con l'annuncio delle gravissime condizioni di salute in cui versa Spadini, a causa della nefrite; lettera di Antonio Baldini (datata solo 16 agosto) di richiesta di interessamento al caso Spadini; tre telegrammi di [Emilio] Cecchi di cui uno con l'annuncio della morte del pittore (31 marzo 1925); una lettera dell'arch. Luigi Brunati ( 16 ottobre 1925) con i ringraziamenti a Ojetti per le informazioni per l'ammissione del figlio di Spadini all'Istituto d arte e un suo biglietto da visita; due lettere (18 aprile 1925 e 24 dicembre 1926) dell'avv. Emanuele Fiano; una lettera di Leonetta Cecchi P. a Fernanda Ojetti con interessanti riferimenti a opere di Spadini che vari collezionisti sono disposti a donare per costituire un fondo per la famiglia; una lettera (2 maggio 1925) di Nino Bertoletti in cui scrive: "i quadri di Spadini sono partiti stamane diretti al Comm. Giovanni Poggi - Galleria Pitti. Sono stati spediti solamente i tre ch'Ella vide alla Direzione Generale di Belle Arti. E cioè: - la figura che cammina in giardino - la testa di profilo - la madre col bambino. La figura con la mano sulla spalla non s'è potuta mandare poiché la Signora Spadini l'aveva già venduta a Papini[...]", presente anche un suo biglietto da visita.
 4. Appunti e minute di Ojetti, un dattiloscritto datato 19 febbraio 1925 con piccoli racconti di Leonetta Cecchi sulla vita di Armando Spadini; invito all'inaugurazione di una lapide ricordo all'artista all'Accademia di belle arti di Firenze e la partecipazione di nozze della figlia Anna.
- Sottounità
- 1. Corrispondenza di Armando Spadini [1917 - 1920; doc 26 di cui 16 lettere e 10 buste da lettera]
 2. Corrispondenza di Pasqualina ( moglie) e Anna (figlia) Spadini, Luigia Cervone (sorella di Pasqualina); Dante Spadini ( (doc 10)
 3. Altri corrispondenti (doc 12)
 4. Varie (doc 10)
- Unità di conservazione
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- tipo / valore Cassetta 70 ins. 18
- Collocazione deposito fondi storici