"Wittgens Fernanda (direttrice Pinacoteca di Brera), Wittgens Mariuccia"
- Livello
- unità archivistica
- Numero definitivo
- 1959
- Data
- 07 ottobre 1927 - 01 maggio 1960
- Soggetto produttore
- Ojetti Ugo
- Consistenza
- docc.: 19 , cc.: 21
- Descrizione
- lettere, biglietti, copie di bozze
- Contenuto
- Corrispondenza di Fernanda Wittgens a Ugo Ojetti: quindici lettere, due biglietti, due copie di bozza, una scritta a mano e una dattiloscritta, di un testo sul pittore Filippo Abbiati.
 Le lettere sono di carattere professionale, si riferiscono agli scritti di Fernanda per "Dedalo" e ai suoi studi.
 In una lettera (datata 7 ottobre 1927) Fernanda fa riferimento ad un suo scritto su Giulio Cesare Procaccini che vorrebbe proporre a "Dedalo"; in una (datata 9 maggio 1928) racconta ad Ojetti di essersi imbattuta, durante i suoi studi sul Procaccini, in due dipinti dell'artista che non sono mai stati né riconosciuti né pubblicati, di questi invierà delle fotografie, perché ne vorrebbe inserire qualche accenno all'interno del suo scritto. Chiede infine di avere delle fotografie possedute da "Dedalo", di Francesco Hayez; in una (datata 20 giugno 1928) afferma di aver rintracciato un dipinto di Procaccini, il primo, datato 1605, che si credeva perduto. In due lettere fa riferimento allo studio della Collezione Cologna; in una (datata 28 giugno 1928) informa Ojetti che la proprietà è stata ereditata dall'"ing. Speroni" il quale "non possiede il gusto e la competenza dell'antico proprietario ma ha un religioso rispetto per le opere d'arte", pertanto ha trovato delle difficoltà nell'ottenere il permesso di illustrarle; in una lettera (datata 25 maggio 1935) racconta ad Ojetti della questione legata allo "scultore Sevér", il quale, in seguito al rifiuto del suo progetto per la cappella di Santa Corona alle Grazie, ha lanciato delle accuse verso la Sovrintendenza che l'ha querelato per calunnia, il Ministero si è costituito Parte Civile. Lo scultore ha presentato intanto un nuovo progetto e Fernanda si dice preoccupata che questo venga accettato.
 In una lettera (s.d.) Fernanda racconta dell'assegnazione del restauro di una tela di Mantegna, proveniente dalla Collezione Trivulzio del "Castello", ad uno staff tutt'altro che qualificato, e chiede ad Ojetti di provvedere alla faccenda quando si riunirà il "Consiglio Superiore" per decidere. Nella squadra che si dovrebbe occupare del restauro figurano un falsario, Renato Mancia, e un presunto restauratore, Moroni, e un fotografo, Mario Castagneri; in un'altra lettera Fernanda racconta le vicende che li coinvolgono, fa riferimento ad un "Antonello fabbricato nello studio del restauratore Moroni", venduto poi come originale ad un collezionista, la "delazione" era stata scritta da Renato Mancia, a cui viene data "una grave bollatura nella sentenza del magistrato"; questo personaggio, "artefice di armi antiche e mobili antichi (nel campo del falso è veramente geniale)" è protagonista di un'altra vicenda, spiega, "anche più torbida" legata al processo "Greco-Cavagna" in cui Renato Mancia sarebbe stato impiegato come "perito radiologo dei truffatori" per sostenere che, sulla base delle sue radiografie e microfotografie, il Cavagna era un autentico Greco. Il "restauratore Moroni" invece avrebbe "spelato sino all'osso e verniciato poi alla porcellana il magnifico lunettone di Filippo Lippi della Collezione Trivulzio". I tre sarebbero stati scelti dalla Sovrintendenza del "Castello", ovvero da Nicodemi (Giorgio). In una lettera ancora successiva (s.d.) Fernanda si rallegra e ringrazia per "aver rimesso sulla strada maestra" il restauro del Mantegna. In altre due lettere (s.d) Fernanda fa riferimento ad una mostra sull'800 che si terrà a Milano, in cui saranno presenti delle opere della Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, a curare l'esposizione è Ettore Modigliani.
 2. Una lettera dattiloscritta di Maria Wittgens a Fernanda Ojetti e una cartolina che ha per soggetto un dipinto. Tre lettere di Ojetti a Fernanda Wittgens, allegate alla lettera. La lettera fa riferimento all'invio di lettere autografe di Ojetti, scritte a Fernanda Wittgens, presenti nel fascicolo, che Fernanda Ojetti ha richiesto a Maria (Mariuccia) Wittgens.
- Unità di conservazione
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- tipo / valore Cassetta 78 ins. 17
- Collocazione deposito fondi storici
- Note
Il testo su Abbiati è dattiloscritto su carta intestata "Enciclopedia Italiana". Sette lettere e un biglietto sono scritti su carta intestata "R. Pinacoteca di Brera Milano", due delle quali dattiloscritte, mentre tre lettere e un biglietto sono scritti su carta intestata "R. Sovrintendenza alle Gallerie e alle Raccolte d'Arte delle Province Lombarde Milano".
- Persone
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Wittgens Fernanda
Wittgens Maria
- Immagini